C’è un legame speciale tra il nuovo Papa Leone XIV (Robert Francis Prevost) e l’Archidiocesi di Spoleto – Norcia guidata da monsignor Renato Boccardo. Più volte a Cascia, ma anche a Montefalco, l’ultima volta che il nuovo Pontefice, che è stato anche padre generale degli Agostiniani, è stato nella città di Santa Rita è stato il 22 maggio scorso, proprio per la festa della santa degli impossibili.
E un anno fa, a giugno era di nuovo in Umbria: si era recato anche dalle monache agostiniane di Sant’Eraclio di Foligno, per i 50 anni del Monastero di Santa Maria in Betlem.
“Abbiamo aspettato con trepidazione questo momento – è il commento di monsignor Boccardo dopo l’elezione di Papa Leone XIV – e mi piace coglierlo come un segno di grande unità e comunione tra i Cardinali che, in tempo relativamente breve, hanno eletto il Vescovo di Roma al quale il Signore affida le chiavi date a Pietro in un giorno lontano. È bello vedere come attraverso i secoli questo grande pellegrinaggio del popolo di Dio continua nella storia tra le incomprensioni e le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio, come diceva S. Agostino fondatore dell’ordine a cui appartiene il Pontefice. L’augurio e la preghiera che mi sento di formulare è che papa Leone XIV faccia gustare a tutti noi le consolazioni di Dio mentre continuiamo il cammino sulle strade del Vangelo. Personalmente conosco il Papa da quando era Priore generale degli agostiniani e proprio lo scorso anno lo abbiamo avuto a Cascia a celebrare la Messa per la festa di Santa Rita. Più volte, poi, negli anni è stato a Cascia e nel monastero di Santa Chiara della Croce a Montefalco. Questa nostra Chiesa è un po’ la sua casa e ne siamo orgogliosi”.
Le parole di padre Giustino Casciano, rettore della Basilica di Santa Rita a Cascia
«È un’immensa gioia l’elezione di Leone XIV. È il primo Papa agostiniano nella storia, è stato nostro Priore generale. Conosce bene tutte le realtà agostiniane d’Italia e del mondo. Lo conosco molto bene, abbiamo collaborato per la visita di Papa Benedetto XVI a Pavia e lo ho accolto da Cardinale a Tolentino e lo scorso anno qui a Cascia».
Le parole di suor Maria Cristina Daguati, priora delle agostiniane di Montefalco.
«Questa sera le campane del Monastero hanno suonato a lungo, campane in festa che annunciano una grande gioia: habemus papam. La pace del Risorto annunciata dal nuovo papa Leone XIV, il nostro amato ex padre Generale, ha accarezzato tutto il mondo e il suo sorriso da bambino misto alle lacrime di commozione, ha percorso le strade per dirci di non temere: le tenebre non prevarranno. Tante volte il nostro amato padre Prevost ha presieduto la Solennità di Santa Chiara qui a Montefalco ed è nato proprio il giorno 14 settembre Solennità dell’Esaltazione della S. Croce, a cui è dedicato il nostro monastero. Abbiamo un’infinità di motivi per gioire, ma la grande gioia rimane sempre una, il Papa ce l’ha detto da subito: “Ci è stato dato un Figlio e il suo nome è Principe della Pace!”. Ringraziamo il Signore per questo uomo di comunione, figlio di S. Agostino, ringraziamo la Chiesa per aver generato un sacerdote buono e felice. La luce che illuminava questa sera S. Pietro è davvero un buon auspicio! La Presenza del Risorto in mezzo a noi guiderà e accompagnerà il nostro amato papa per le vie del mondo! S. Agostino non smetterà di ricordargli che con noi è cristiano e per noi papa! Preghiamo per Lui e vogliamogli bene!».
Le monache di Cascia

“La Comunità Agostiniana di Cascia accoglie con profonda commozione e sincera gratitudine l’elezione del Santo Padre Leone XIV, elevando sincere preghiere affinché il suo pontificato sia ricco di frutti spirituali, illuminato dalla misericordia, sostenuto dalla pace e guidato dalla luce dello Spirito Santo.In questo tempo di grazia per l’intera Chiesa, le monache agostiniane del Monastero Santa Rita da Cascia e la Fondazione Santa Rita da Cascia desiderano ricordare con riconoscenza il legame speciale che le unisce al nuovo Pontefice. Nel 2012, infatti, quando ricopriva il ruolo di Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, accolse la richiesta delle monache, autorizzando la nascita della Fondazione Santa Rita da Cascia, nel rispetto delle norme della Regola agostiniana. In tale occasione, nominò anche – come previsto dallo statuto – due membri del Consiglio di Amministrazione, offrendo così un contributo fondamentale alla visione e alla missione della Fondazione, impegnata nel trasmettere il messaggio di carità e speranza di Santa Rita. La Comunità affida con fiducia il nuovo Pontefice all’intercessione di Santa Rita da Cascia, la “santa dell’impossibile”, canonizzata da Papa Leone XIII nel 1900 e amata in tutto il mondo come modello di perdono, speranza, carità e dialogo”