Angela da Foligno è Santa già da due giorni: mercoledì scorso 9 ottobre infatti, Papa Francesco l'ha iscritta nel catalogo dei Santi, accogliendo ufficialmente la relazione del Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Angelo Amato, ed quindi esteso il culto liturgico in onore della Beata Angela di Foligno alla Chiesa Universale. La suora, appartenente all'ordine secolare di San Francesco, nacque a Foligno intorno al 1248 dove morì il quattro gennaio del 1309.
La firma di Papa Francesco – A darne l'annuncio è stata direttamente la Santa Sede, annunciando il compimento del processo che attribuisce ad Angela il titolo di Santa, attraverso la canonizzazione equipollente. Si tratta di un riconoscimento che avviene senza una solenne celebrazione liturgica, ma con la firma da parte del Santo Padre di un decreto che, riconoscendo per l'appunto, l’esistenza di un culto che supera i confini della Diocesi di Foligno e della stessa Famiglia francescana (in cui è permesso ormai da secoli) lo estende di fatto alla Chiesa universale.
Già 'venerata' dai Papi – Del resto – viene spiegato in una della Diocesi di Foligno – più volte i Papi, e da ultimo Benedetto XVI nella catechesi tenuta durante l’udienza del 13 ottobre 2010, hanno chiamato Angela 'Santa' in occasioni pubbliche, confermando così di fatto il valore unanimemente riconosciuto dai teologi e dai fedeli alla sua esperienza mistica.
La visita di Woityla – Tra gli atti di venerazione, ricordiamo quello del Beato Giovanni Paolo II che, in visita a Foligno il 20 giugno 1993, volle pregare proprio dinanzi all’urna della mistica folignate.
La determinazione di Ratzinger – Papa Francesco è giunto alla decisione di iscrivere Angela nel catalogo dei Santi, in virtù della determinazione di Papa Benedetto XVI che, autorizzando la Congregazione a derogare alla comune prassi in presenza di un culto antico, universale e ininterrotto, ha impresso una sostanziale accelerazione alla causa.
Provvidenziali coincidenze – Per provvidenziale coincidenza, la canonizzazione di Angela da Foligno avviene proprio all’indomani della visita di Papa Francesco ad Assisi, nella città che vide alcuni passi decisivi della conversione di Sant’Angela sulle orme di San Francesco, e a pochi giorni dall’annuncio della canonizzazione di Giovanni Paolo II, a lei molto devoto.
La 'Maestra dei Teologi' – Sant’Angela da Foligno, definita 'Maestra dei Teologi' nella sua giovinezza non compì studi approfonditi, ed ebbe una vita segnata dal peccato, fino alla conversione avvenuta nel 1285 circa. Persi in breve tempo la madre, il marito ed i figli, entrò verso il 1291 nel Terz’Ordine Francescano. Morì a Foligno il 4 gennaio 1309 ed i suoi resti sono venerati nella Chiesa Conventuale di San Francesco.
Solenne celebrazione – La memoria liturgica – fissata al 4 gennaio, suo dies natalis – sarà celebrata nel 2014 con particolare solennità, per rendere grazie a Dio di aver donato alla sua Chiesa l’esempio e l’intercessione di Sant’Angela da Foligno: hanno accettato l’invito a partecipare alla celebrazione il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Cardinale Angelo Amato, ed il Segretario della stessa Congregazione S. E. mons. Marcello Bartolucci. E domenica 30 marzo 2014, la Diocesi di Foligno si recherà in pellegrinaggio ad Assisi sulle orme di Angela.
La soddisfazione del Vescovo Sigismondi – “L’annuncio della firma, da parte di Papa Francesco, del decreto di canonizzazione equipollente di Angela da Foligno, ha recato una grandissima gioia alla nostra Diocesi e all’intera famiglia religiosa francescana. Era stato Benedetto XVI ad autorizzare la Congregazione delle cause dei Santi a dare una forte accelerazione al processo di canonizzazione della grande mistica folignate, derogando alla comune prassi in virtù di un culto antico, universale e ininterrotto. Il 13 ottobre 2010, nell’udienza generale dedicata ad Angela, Papa Ratzinger ebbe a dire che 'di solito, si è affascinati dai vertici dell’esperienza di unione con Dio che ella ha raggiunto, ma si considerano forse troppo poco i primi passi, la sua conversione, e il lungo cammino che l’ha condotta dal punto di partenza, il grande timore dell’inferno, fino al traguardo, l’unione totale con la Trinità'.
Il segno della Provvidenza – La Provvidenza, che 'tutto dispone con forza e dolcezza', ha permesso che, dopo una lunga attesa, fosse un Papa di nome Francesco a canonizzare Angela, vissuta a Foligno nella seconda metà del Duecento. Tale decisione pontificia ha seguito di poco l’annuncio della canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, che per Angela ha sempre avuto una speciale predilezione. In occasione della sua visita a Foligno, il 20 giugno 1993, egli, raccoltosi in preghiera dinanzi all’urna che contiene le spoglie di Angela, ha voluto deporre sull’inginocchiatoio lo zucchetto bianco in segno di grande venerazione. La Provvidenza, che guida ogni cosa con sapienza e amore – prosegue il vescovo monsignor Gualtiero Sigismondi – ha portato a compimento nell’anno della fede il processo di canonizzazione avviato dai miei predecessori, S. E. mons. Arduino Bertoldo e S. E. mons. Giovanni Benedetti, e ha voluto concedere proprio a me di raccogliere il frutto della loro fatica, avendomi già dato l’opportunità di aprire il VII centenario della morte di Angela, il 4 gennaio 2009, ad appena tre messi dall’inizio del mio ministero episcopale.
Il legame con Angela – Ricordo con commozione che all’indomani del mio ingresso a Foligno mi recai di buon mattino a venerare Angela nel Santuario a lei intitolato; recitai la liturgia delle ore e, con profonda meraviglia, notai che la prima lettura dell’ufficio divino era proprio quella dalla quale avevo tratto ispirazione per il mio stemma episcopale.
Provvidenza d'amore – Tutto è grazia, tutto è dono, tutto è segno di una 'provvidenza d’amore', anche il fatto che questo evento ecclesiale sia avvenuto nel corso del III centenario dell’incoronazione della Madonna del Pianto. È mettendosi accanto all’Addolorata che Angela ha appreso l’arte di farsi avvolgere 'dallo sguardo di Gesù sulla Croce'; è alla sua ombra che ha trovato nella contemplazione di Cristo crocifisso il 'punto di perfetto equilibrio' fra amore e dolore.
Sigismondi cita Santa Angela – Angela, 'Magistra theologorum', insegna che la tensione dinamica tra amore e dolore mette l’amore al riparo dalle insidie a cui è esposto. Splendida è la pagina delle Instructiones in cui Angela parla dell’amore. 'Non c’è niente al mondo, né uomo né demonio, di cui io abbia tanto sospetto come l’amore. Infatti l’amore penetra nell’anima più di una spada e più di qualunque altra cosa. E non c’è niente che occupi, attiri e leghi quanto l’amore. E quindi, se non si possiedono le armi per governarlo, facilmente fa crollare l’anima e ne fa grande strage. E non sto parlando dell’amore disonesto, perché l’amore disonesto deve essere totalmente evitato da tutti come cosa diabolica, pessima e malefica. Ma parlo dell’amore buono spirituale che si ha tra l’anima e Dio o tra persona e persona'. Questa pagina autobiografica rivela la misura alta della santità di Angela, vissuta a Foligno nel XIII secolo, la cui parola 'è la prima voce italiana il cui suono ci arrivi per il canale diretto della rivelazione personale, non della leggenda pia'”.
La gioia del sindaco Mismetti – “Con grande gioia saluto la notizia della proclamazione a santa di Angela da Foligno da parte di Papa Francesco”. Lo sottolinea in una nota il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ricordando l’importanza della mistica nella storia della chiesa. “In più occasioni il Comune di Foligno ha promosso iniziative e convegni di approfondimento su questa figura così incisiva. A questo proposito sottolineo il ruolo esercitato dal comitato nazionale per le celebrazioni del VII centenario della morte di Angela da Foligno (1309-2009) che ha consentito la pubblicazione del volume di studi “L’Umbria nel XIII secolo” e dell’edizione critica del ’Liber’”. Dal 6 ottobre scorso, fino al 6 gennaio 2013, si era svolta a Palazzo Trinci la mostra “Dal visibile all’indicibile crocifissi ed esperienza mistica in Angela da Foligno”. La particolarità della mostra era data dall’esposizione delle varie immagini di Cristo crocifisso che hanno portato al percorso mistico di Angela e nella presenza dei più antichi manoscritti medievali con il testo del Liber della beata Angela da Foligno, ora divenuta Santa.