Il Pontefice si è spento a 88 anni nella sua residenza in Vaticano. Guidò la Chiesa per 12 anni con un messaggio di umiltà, giustizia e fratellanza
Papa Francesco è morto questa mattina, lunedì 21 aprile 2025, alle ore 7:35, nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano. Aveva 88 anni. La notizia è stata annunciata ufficialmente dal camerlengo, cardinale Kevin Farrell, in una dichiarazione trasmessa in diretta: “Con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. […] La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa”.
Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Jorge Mario Bergoglio è stato il primo papa latinoamericano e il primo gesuita a salire al soglio pontificio. Eletto il 13 marzo 2013, ha guidato la Chiesa cattolica per 12 anni, distinguendosi per il suo impegno verso i poveri, la giustizia sociale e la riforma della Curia romana. Tra i suoi documenti più significativi si ricordano le encicliche Laudato si’ (2015), sulla cura del creato, e Fratelli tutti (2020), sulla fraternità e l’amicizia sociale.
Papa Francesco, le 8 visite in Umbria
Tra i luoghi più significativi del suo pontificato c’è Assisi, città di San Francesco, da cui Bergoglio ha preso il nome. In Umbria si è recato più volte, 8 in tutto di cui 6 ad Assisi, sottolineando ogni volta il legame profondo con la figura del santo della povertà e della pace. La prima visita ad Assisi, nell’ottobre 2013, fu un momento simbolico: “Vorrei una Chiesa povera per i poveri”, disse. Tornò nel 2016, cin due visite, a distanza ravvicinata: il 4 agosto in occasione dell’ottavo centenario del Perdono di Assisi e il 20 settembre per la Giornata mondiale di preghiera per la Pace “Sete di Pace. Religioni e Culture in dialogo”, nel trentennale della prima, voluta da San Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986. Nel 2020, il 3 ottobre, altro gesto di grande significato: la firma, davanti alla tomba di San Francesco, dell’enciclica “Fratelli tutti”, sulla fraternità e l’amicizia sociale”. E poi ancora, in preparazione alla Giornata mondiale dei poveri celebratasi domenica 14 novembre 2021, il Papa si era recato in forma privata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli per incontrare un gruppo di 500 poveri provenienti da diverse parti dell’Europa e trascorrendo con loro un momento di ascolto e preghiera. A queste visite vanno aggiunte le altre due in Umbria: l’11 gennaio 2019, a sorpresa Papa Francesco si era presentato al monastero delle clarisse di Santa Maria in Vallegloria a Spello. All’inizio dell’ottobre 2016, invece, aveva visitato le aree terremotate di Umbria e Marche, fermandosi anche a San Pellegrino, frazione di Norcia gravemente colpita dal sisma. L’ultima volta in Umbria per Economy of Francesco, il 24 settembre 2022.
Papa Francesco, i problemi di salute degli ultimi mesi
Negli ultimi mesi, Papa Francesco aveva affrontato gravi problemi di salute. Ricoverato il 14 febbraio al Policlinico Gemelli per una broncopolmonite persistente, gli era stata diagnosticata una polmonite bilaterale e una lieve insufficienza renale. Dopo essere stato dimesso il 23 marzo, era tornato a Casa Santa Marta, dove ha continuato le cure. Nonostante le difficoltà, ieri, domenica di Pasqua, aveva partecipato alle celebrazioni, affacciandosi alla loggia di San Pietro per la benedizione Urbi et Orbi e salutando i fedeli in papamobile.
La morte di Papa Francesco lascerà un vuoto profondo nella Chiesa cattolica e nel mondo intero. Il suo pontificato è stato segnato da un forte impulso al dialogo interreligioso, alla misericordia e alla vicinanza ai più deboli. La sua eredità spirituale continuerà a ispirare milioni di persone.
I funerali e le celebrazioni ufficiali saranno annunciati nelle prossime ore. Nel frattempo, la Chiesa si prepara al Conclave che dovrà eleggere il suo successore.
Campane a festa
Alla notizia della morte di Papa Francesco, le campane stanno suonando a festa, in primis ad Assisi: la Chiesa Cattolica è felice che il Pontefice stia incontrando Dio.
Foto di repertorio della sua ultima visita ad Assisi
Il cordoglio della Regione
Tra i numerosissimi messaggi di cordoglio per la morte del Pontefice, anche quello della Presidente Stefania Proietti, già sindaca di Assisi, che ringrazia il Papa.
L’Umbria piange Papa Francesco: il cordoglio della Presidente Stefania Proietti
“In questo Lunedì dell’Angelo, l’Umbria tutta si unisce al dolore e allo sgomento del mondo intero perché il nostro Papa Francesco questa mattina è tornato alla casa del Padre. Il Pontefice che ha avuto il coraggio di prendere il nome di Francesco, ispirandosi all’amore di San Francesco d’Assisi per i poveri, e che ha guidato la Chiesa con umiltà e coraggio per oltre un decennio, ha lasciato un’impronta profonda nella nostra Regione.
Oggi l’Umbria perde un amico, un fratello, un padre spirituale. Papa Francesco ha incarnato i valori di San Francesco d’Assisi: la pace, la fraternità, la cura del creato e l’amore per i poveri e gli ultimi. La sua guida ha illuminato il cammino di molti, ispirando una Chiesa sempre più vicina alle persone e alle loro sofferenze. Non trovo le parole per spiegare il dolore personale, la commozione e la mancanza, il senso di vuoto che provo in questo momento, e che provano tantissime cittadine e cittadini umbri.
È enorme il senso di vuoto e sgomento, perché avevamo anche uno straordinario rapporto personale oltre che istituzionale, lo ho incontrato in tutte le visite che ha fatto ad Assisi, dalla prima visita nel 2013 in cui lo incontrai da volontaria, alle tante straordinarie visite in cui lo ho incontrato come Sindaca, ad Assisi e in Vaticano. Anche in tutte le sue lettere mi ha sempre spronato ad andare avanti nell’attività per il bene comune della terra di San Francesco e per la promozione dei suoi valori, primo tra tutti la pace, nel mondo ed in particolare in quella Terra Santa per cui nel 2023 in occasione della mia visita a Betlemme dopo lo scoppio della guerra mi scriveva ‘Mentre il sogno di costruire insieme la giustizia e la pace sembra un’utopia, le sue parole offrono speranza. Sono commosso per il Suo impegno in questo senso.’
In questo giorno, che celebra la vita che vince la morte, ci stringiamo in preghiera, certi che il suo spirito e il suo esempio continueranno a vivere nei cuori e nelle azioni di chi ha creduto nel suo messaggio di amore e misericordia.
L’Umbria, terra di San Francesco, si impegna a portare avanti il suo insegnamento, promuovendo la pace, il dialogo, la solidarietà e la giustizia sociale. Di certo faremo di tutto per realizzare quel suo invito a ‘non fermarsi mai nel generoso contributo in favore del bene comune’.
Grazie, Papa Francesco, per averci mostrato la via con il tuo esempio di umiltà e dedizione, di forza e coraggio, di amore per i più piccoli e i più deboli.”
La Regione Umbria, in segno di rispetto e riconoscenza per il Santo Padre, ha deciso di far esporre le bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici regionali, di sicuro saranno organizzati momenti di raccoglimento in tutte le principali città umbre.
In questo momento di dolore, l’Umbria nella persona della Presidente, della Giunta e della regione tutta, si unisce al cordoglio della Chiesa, dei fedeli e del mondo intero, ricordando con singolare affetto e infinita gratitudine il pontificato straordinario di Papa Francesco
(articolo in aggiornamento)