La carenza di personale (tra quarantene e prescritti esentati) rischia di fermare i servizi di medicina e il pronto soccorso
Da martedì 11 gennaio l’ospedale di Pantalla dovrebbe essere pronto ad ospitare i pazienti Covid in degenza ordinaria. Questa l’indicazione che è stata data al personale nella giornata di venerdì.
Un provvedimento che era del resto nell’aria, visto che la Regione ha posticipato di qualche giorno l’attivazione dei posti letto a Pantalla e Spoleto previsti nello Scenario 5, in cui l’Umbria si è ritrovata in base al numero dei contagi e delle ospedalizzazioni. Molto minori proporzionalmente ai positivi al Covid, rispetto a un anno fa, ma comunque in crescita, perché rapporti all’incremento esponenziale dei contagi con la variante Omicron. E l’attivazione dei posti letto Covid a Branca e gli altri a Perugia hanno solo ritardato di qualche giorno l’entrata in campo, ancora, contro la pandemia, del nosocomio della Media Valle del Tevere.
L’attivazione del reparto Covid – una trentina i posti letto approntati – rischia di compromettere i normali servizi di medicina e il pronto soccorso. Ciò a causa della carenza di personale. Per i contagi anche tra il personale sanitario, che costringono poi alle quarantene. Ma anche per la percentuale di prescritti, cioè di coloro che sono esonerati dallo svolgere attività nei reparti.
Anche in altri ospedali minori che non accolgono pazienti Covid le medicine sono state chiuse (come a Castiglione, Umbertide e Assisi) per destinare il personale nei reparti che restano sguarniti.