Ospedale Foligno, c'è il ministro della Salute | Concorsi per primari Terzo polo entro l'estate

Ospedale Foligno, visita del ministro della Salute | Concorsi per primari Terzo polo entro l’estate

Alessandro Orfei

Ospedale Foligno, visita del ministro della Salute | Concorsi per primari Terzo polo entro l’estate

Sab, 18/05/2024 - 15:41

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Il ministro della Salute visita l'ospedale di Foligno. I tempi per il Terzo polo e la protesta della minoranza.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci, nella sua visita umbra, ha toccato anche l’ospedale di Foligno, con l’incontro con il personale del San Giovanni Battista, impegnato in prima fila nell’integrazione tra Foligno e Spoleto e nella nascita del ‘Terzo polo’ ospedaliero. Proprio questo è stato uno dei temi principali della visita e dell’incontro, durante il quale il direttore regionale Massimo D’Angelo ha spiegato che i bandi per la copertura degli apicali arriveranno entro l’estate, con i relativi bandi.

La rappresentanza istituzionale

Ad accompagnare il ministro, come nel resto del tour, la presidente della Regione Donatella Tesei, il presidente della Commissione Sanità del Senato, Franco Zaffini, la presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Eleonora Pace e, a Foligno, ovviamente, c’erano il sindaco Stefano Zuccarini, il direttore della Usl2 Piero Carsili e la direttrice dell’ospedale, Orietta Rossi.

I risultati di Tesei e Zuccarini

Nella visita, Tesei e Zuccarini hanno illustrato il progetto di messa in sicurezza idraulica dell’ospedale e del potenziamento antismico, ma anche l’istituzione dell’elisoccorso regionale. “La vera sfida dell’integrazione dei due ospedali – ha detto il primo cittadino folignate – sarà il personale. Evitiamo che ci sia un travaso eccessivo. Siamo sicuri che il terzo polo sarà degnamente rappresentato“. L’ingegner Riccardo Venturini è entrato nel merito dei progetti mentre il direttore Massimo D’Angelo ha fotografato lo stato dell’arte per il terzo polo.

“Integrazione funzionale necessaria”

L’integrazione funzionale era necessaria – ha detto D’angelo perché eravamo sotto i parametri nazionali quanto a bacini d’utenza. In questo modo diamo anche una specifica vocazione ad ognuno delle strutture del comprensorio, contando anche Trevi e la Valnerina, non solo Foligno e Spoleto. Puntiamo a diffondere un modello di presa in carico e non di competitività tra strutture. Stiamo andando avanti, dopo il parere positivo del Ministero, con i bandi di concorso per la copertura dei livelli apicali, entro l’estate con i relativi concorsi”.

Luci e ombre della sanità regionale

Tesei ha messo in evidenza luci ed ombre della sanità regionale: “Abbiamo moltissimi professionisti validi ma troppa mobilità passiva. Per questo stiamo investendo sui macchinari. Fondamentale in queste nuove sfide è il ruolo della sanità territoriale, che stiamo costruendo con il Pnrr. Ci stiamo dando da fare per il rispetto dei tempi perché è troppo importante per una regione come la nostra. Dobbiamo curare i nostri anziani, che sono sempre di più, non nei Pronti soccorso e gli ospedali di comunità serviranno ad evitare proprio il sovraffollamento“.

Il ministro Schillaci: “Il servizio sanitario nazionale va modernizzato”

La sanità del terzo millennio – ha detto Schillaciè diversa da quella a cui siamo abituati. Il Covid ha mostrato le fragilità del sistema italiano. Dobbiamo senza dubbio pensare ad una sanità diversa. La popolazione è sempre più longeva e il servizio sanitario nazionale va modernizzato: nessun sistema è sostenibile se non investiamo in prevenzione“. Quindi ha ribadito l’arrivo di un decreto sulle liste d’attesa, che conterrà un pacchetto di iniziative. “Stiamo anche lavorando per abolire il tetto di spesa istituzionale per quanto riguarda il personale“. Schillaci ha auspicato anche nuove regole per i medici in formazione anticipando anche altri decreti su medicina territoriale e riforma delle professioni sanitarie.

Chiusura affidata al senatore Zaffini, al quale è toccato il compito di ricordare i finanziamenti del Governo alla sanità: “Servono criteri di gestione delle risorse e dell’appropriatezza, altrimenti continueremo a mettere denaro che uscirà da mille rivoli“.

La protesta della minoranza

Fuori dall’ospedale c’era Mauro Masciotti, il candidato della ‘coalizione progressista’ e una delegazione per protestare contro la situazione del presidio. “In questi cinque anni abbiamo assistito a un progressivo impoverimento della sanità pubblica locale – spiega Masciotti sui social – Il nostro Ospedale ha subito continui tagli ai servizi e al personale e in molti reparti è molto difficile offrire ai cittadini un’assistenza adeguata. Ogni giorno ci arrivano segnalazioni di problematiche relative ai lunghi tempi di attesa per le prestazioni specialistiche, tanto che le persone sono costrette sempre di più a rivolgersi a strutture private o addirittura, visti i costi, rinunciare alle cure. Tutto ciò è inaccettabile! Così come è inaccettabile che il sindaco Zuccarini, dopo essere stato nominato lo scorso anno presidente della Conferenza dei sindaci della USL2, non abbia ancora convocato alcuna riunione nonostante i continui solleciti. Questo asservimento della nostra città alle politiche della Regione a trazione leghista ha tolto a Foligno il suo ruolo di terza città più importante dell’Umbria e questo è un prezzo che stiamo pagando sulla nostra pelle”.

In piazza della Repubblica c’era la contromanifestazione di ‘Foligno in comune’ con l’onorevole Elisabetta Piccolotti.

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