L’Azienda Ospedaliera “S.Maria” di Terni è tra i centri Italiani più all’avanguardia nel trattamento della malattia coronarica, grazie alla disponibilità, sin dalla sua fase di studio, del nuovo scaffold bioriassorbibile (BVS) utilizzabile nelle angioplastiche coronariche. Il BVS è un dispositivo realizzato in polimero di acido polilattico, un materiale naturale comunemente utilizzato per i punti di sutura, che si dissolve gradualmente e completamente lasciando i vasi liberi di tornare al proprio stato naturale e di recuperare la propria funzionalità.
“Abbiamo già realizzato con successo molti impianti con questo dispositivo innovativo, che dopo aver assolto al proprio ruolo di sostegno sulla parete della coronaria, si riassorbe progressivamente e scompare in un periodo di circa due anni, lasciando la coronaria libera senza la presenza di alcuna struttura di metallo o corpo estraneo nel proprio interno. Inoltre, essere stata tra le prime 6 Emodinamiche italiane scelte per partecipare ad uno degli studi internazionali per valutare questo dispositivo innovativo (BVS) è stato un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni non solo per l'Emodinamica di Terni, ma per tutta la Cardiologia Ternana, per l'Azienda Ospedaliera, per l’Università di Terni e credo anche per la Sanità Umbra”, spiega il Prof. Marcello Dominici, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Emodinamica dell’Azienda Ospedaliera S. Maria.
L’Emodinamica dell'Ospedale di Terni ha iniziato la propria attività nel 2001 ed è diventata rapidamente un punto di riferimento di tutto il territorio provinciale, per le patologie cardiovascolari. Il suo bacino d’utenza comprende la provincia di Terni aprendosi anche a pazienti provenienti dalle province limitrofe e rappresenta un’importante attrazione extraregionale (20% di pazienti con mobilità attiva).
Il paziente con patologie coronariche può usufruire in questo centro all’avanguardia della possibilità di poter accedere a tecniche come l’accesso radiale, invece di quello femorale: in altre parole, si esegue la procedura introducendo i cateteri dal polso invece che dall’inguine. Questa tecnica incontra il favore dei pazienti, che non sono più costretti dopo la procedura a rimanere immobili a letto per 24 ore con la compressione sull’inguine. L’accesso radiale ha mostrato dei benefici verificati da numerosi studi clinici e sono riassunti in una ridotta incidenza di complicanze vascolari con riduzione di morbilità e mortalità, diminuzione della durata del ricovero e dei costi ospedalieri, e mobilizzazione precoce del paziente post-operatorie.
In particolare l’Emodinamica di Terni ha creato una scuola, unica in Italia, che utilizza preferenzialmente l’Arteria Radiale Sinistra ed ha fornito alla letteratura, molti studi, dove si dimostra che quest’approccio sia migliore per efficacia, sicurezza e per minore esposizione alle radiazioni ionizzanti, sia per il paziente sia per l’operatore.
“La disponibilità presso la nostra struttura delle terapie più all’avanguardia per il trattamento della malattia coronarica conferma il ruolo del “S. Maria” come ospedale di alta specializzazione e centro di riferimento regionale per la Cardiologia Interventistica, una sorta di “Hub” per l’assistenza cardiovascolare”. – aggiunge il Prof. Marcello Dominici.
L'Unità Operativa Complessa di Emodinamica ha effettuato nel 2012 oltre 1500 procedure coronarografiche e 700 angioplastiche coronariche con impianto di stent, con una tendenza crescente anno dopo anno. Il centro ha attivato una reperibilità 24 ore su 24 ore per eseguire l’Angioplastica Coronarica Primaria, come trattamento dell’infarto acuto del miocardio e la rivascolarizzazione precoce in pazienti affetti da sindrome coronarica acuta. L’Angioplastica Primaria è inserita in un circuito regionale per l’esecuzione in urgenza della procedura con un sistema in rete, che garantisce il collegamento diretto tra gli ospedali limitrofi, il territorio, il 118 e la sala di Emodinamica di Terni.