Rassicurazioni circa il mantenimento del ruolo dell'ospedale di Branca quale polo dell'emergenza/urgenza, e azioni per la riduzione dei tempi di attesa per visite, esami e controlli: è quanto chiede il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) con una interrogazione urgente rivolta alla presidente della Regione e all'assessore alla Sanità.
Goracci ricorda che sta per essere approvata la legge di riordino del servizio sanitario regionale, nella quale “si riscontrano elementi di serie difficoltà dovuti ai tagli sconsiderati del Governo Monti che privano i cittadini, soprattutto i più deboli, di un diritto primario quale è quello della salute”. Malgrado ciò l'esponente della sinistra riconosce che nel disegno di legge dell'Esecutivo “ci sono elementi di innovazione importanti e funzionali che dovrebbero portare positivi riscontri agli umbri, anche se oltre alle leggi che rappresentano il quadro decisivo, sono poi le scelte operative, pratiche, e le risposte date a determinare la positività di un sistema e la percezione che i cittadini ne hanno”.
Il consigliere Goracci sottolinea poi la positività della realizzazione del nuovo ospedale Gubbio-Gualdo Tadino a Branca. “Inaugurato nel 2008 – fa notare – è stato il primo in Umbria nato dalla 'fusione' di due vecchi presidi ospedalieri presenti nel cuore delle due città: una scelta coraggiosa e lungimirante, positiva per la quale in tanti e a vari livelli ci siamo spesi”. Rileva comunque Goracci che ora in quel presidio, “al di là di conferenze stampa autocelebrative”, si avverte qualche “scricchiolìo” denunciato dai “cittadini, che è la cosa che più conta e preoccupa, da operatori e da organizzazioni sindacali” dovuto soprattutto, a suo dire, “all'incertezza sul futuro con la nuova riforma e
a prestazioni che non rispondono alle esigenze ed alle aspettative della popolazione”. Rispetto alla proposta di riordino dell'Esecutivo, l'interrogante ritiene “apprezzabile” la scelta sui “punti nascita”, ma manifesta “sospetti” sul punto dove si parla di “'3 Dipartimenti per l'emergenza e urgenza' di 1° livello che sono negli ospedali di Città di Castello-Branca (unico DEA articolato in due sedi), poi Foligno-Spoleto e Orvieto. E' evidente – spiega – che con le politiche di 'tagli' che quasi mensilmente si decidono, il rischio che a soccombere come ospedale della rete dell'emergenza/urgenza tra Città di Castello e Gubbio-Gualdo Tadino (Branca) sia il secondo, è cosa percepita da tutti”.
Goracci sottopone poi all'attenzione dell'Esecutivo “l'alto e profondo disagio dovuto al problema di esami a cui si devono sottoporre i cittadini e i pazienti che hanno tempi lunghissimi: mesi e mesi se non anni, come gli esami senologici che pure per qualità sono un punto di eccellenza. Posso documentare – aggiunge – che richieste fatte in data 4 ottobre 2012 per prestazioni di mammografia bilaterale, eco mammelle, visita senologica potranno essere effettuate presso l' Asl n. 1-Ospedale di Branca (l'ospedale si chiama Gubbio-Gualdo Tadino) il 28 gennaio del 2014. Quasi 16 mesi dopo! E si ha un bel dire che esistono i protocolli, che non ci sono rischi. Di fronte ad una situazione come questa conclude Goracci – la paziente rimane allibita e preoccupata”.
Ospedale di Branca, Goracci: “il presidio resti polo dell'emergenza e urgenza”
Mar, 30/10/2012 - 15:32