Bocciata la mozione di Porzi (Pd) in consiglio regionale
Variante al progetto della Roma – Ancona o raddoppio sull’attuale tracciato? Si aspetta lo studio del gruppo di lavoro. Bocciata in consiglio regionale, con la decisiva astensione della maggioranza, la mozione promossa da Donatella Porzi (Pd) che mirava ad impegnare la Giunta regionale ad “intervenire sul Governo affinché il raddoppio della tratta ferroviaria Roma-Ancona possa essere effettuato sull’attuale tracciato”.
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Porzi ha illustrato in Aula l’atto di indirizzo che chiedeva all’Esecutivo di: “sostenere ed agevolare, nelle sedi e forme opportune, il raddoppio ed il potenziamento della tratta ferroviaria Roma – Ancona; promuovere nel neo costituito gruppo di lavoro che il raddoppio venga effettuato sull’attuale tracciato, rendendone più snello e veloce il relativo iter burocratico, consentendo quindi la realizzazione in tempi brevi di un’opera strategica per le famiglie ed imprese umbre, ponendo al contempo le basi per il rilancio del tessuto economico e sociale dei comuni della dorsale appenninica interessata dalla tratta Foligno – Fabriano; richiedere al ministero delle Infrastrutture la nomina di un Commissario, come già effettuato per la ricostruzione del ‘Ponte Morandi’ di Genova; sollecitare il ministero delle Infrastrutture ed RFI affinché redigano uno studio di fattibilità per il raddoppio della tratta Foligno – Perugia, creando un collegamento ad hoc con l’Aeroporto San Francesco, al fine di realizzare la ‘metropolitana di superficie’ che colleghi la ‘Valle Umbra’ con il capoluogo regionale”.
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“Ecco perché l’astensione”
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche, dopo aver illustrato il quadro infrastrutturale attuale, ha così spiegato la propria astensione: “Condivido molti punti della mozione, ma imporre di fatto una scelta prima della consegna dello studio in atto è inopportuno perché andremmo a chiudere richieste che arrivano da altri territori della regione. È stata effettuata una richiesta da parte della presidente Donatella Tesei e da me nei confronti dell’amministratore delegato di Rfi, Vera Fiorani, per approfondire il raddoppio da Foligno a Terontola, quindi della tratta che collega gran parte dell’Umbria alla rete nazionale. VA infatti tenuto presente che nel settembre dello scorso anno è stato sottoscritto un protocollo di intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro per il potenziamento e lo sviluppo della direttrice in questione, firmato dal ministro De Micheli, dalla presidente della Regione Umbria, Tesei, dal presidente della Marche, Ceriscioli e dall’allora amministratore delegato di Rfi, Gentile. L’obiettivo del protocollo è quello di operare congiuntamente per individuare interventi di tipo infrastrutturale e quindi tecnologici volti al miglioramento del collegamento ferroviario fra la dorsale Milano-Firenze-Orte-Roma e la direttrice adriatica, sia per traffico passeggeri che trasporto merci. Riteniamo che prima di adottare aprioristicamente la linea tradizionale o la variante richiesta da alcuni comuni, tra i quali Perugia ed Assisi, sia giusto attendere le risultanze dello studio in atto. Vanno valutati i bacini di domanda, l’accessibilità territoriale, la sostenibilità ambientale, i costi di investimento, i tempi di percorrenza. Governo ed Rfi non intendono proporre soluzioni che ritardino i tempi di percorrenza dell’intera tratta”.
Minoranza all’attacco
Ad intervenire per la minoranza Thomas De Luca (M5S): “È necessario prendere una posizione chiara come Assemblea sottolineando che l’alta velocità Roma-Ancona è un’opera strategica per l’Umbria. Immaginare di spendere miliardi su una struttura che mi porta a Roma da Terni in 2 ore è assurdo. La mobilità ferroviaria deve rappresentare un mezzo attraverso il quale si riesce a portare avanti una strategia sostenibile a livello ambientale e a collegare bene i territori, integrandoli. Integrare l’aeroporto di Perugia con quelli di Roma sarebbe importantissimo, come pure collegare Assisi ed il suo turismo internazionale. Servono approfondimenti e valutazioni tecniche, ma l’unica certezza è che oggi iniziare a collegare l’Umbria, i suoi capoluoghi, le sue mete turistiche più importanti con Roma è l’unica strategia possibile per uscire dall’isolamento di area interna”. Quindi Fabio Paparelli (Pd): “Ricordo che l’Umbria non ha ancora l’alta velocità. Abbiamo un Frecciarossa grazie alla precedente Giunta, che da Perugia entra in alta velocità ad Arezzo. Grazie ai presidenti di Toscana e Lazio, Giani e Zingaretti adesso ci sono le fermate di Orte e Terontola. Avremo, grazie al Recovery plan e grazie al Governo Conte bis il raddoppio Orte-Falconara. La città di Terni ha bisogno, nelle more dell’alta velocità, di due Frecciabianca che partano in orario utile (7 e 18,30) per un più agevole pendolarismo ed un’azione di marketing per collegare il sud dell’Umbria con la Capitale”.