Omicidio Terni, fermato presunto assassino di Ridha Jamaaoui | Procuratore "A Terni lo Stato c'è" - Tuttoggi.info

Omicidio Terni, fermato presunto assassino di Ridha Jamaaoui | Procuratore “A Terni lo Stato c’è”

Marco Menta

Omicidio Terni, fermato presunto assassino di Ridha Jamaaoui | Procuratore “A Terni lo Stato c’è”

Mar, 29/11/2022 - 13:30

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Omicidio Terni, il Procuratore Capo, Alberto Liguori "Voglio rassicurare la città e i cittadini, lo Stato garantisce diritti di tutti"

Omicidio Terni – I Carabinieri di Terni hanno tratto in arresto il presunto assassino di Ridha Jamaaoui, l’uomo di 40 anni, operaio di origini tunisine, che è stato ucciso la sera del 27 novembre in seguito a una rissa in strada, scoppiata per futili motivi.

L’uomo tratto in arresto è un giovane nigeriano, identificato dai militari grazie alla testimonianza di alcune persone che hanno assistito alla scena e ai filmati delle telecamere installate in zona. Attualmente, il cittadino nigeriano è in stato di fermo e sottoposto alla misura di custodia cautelare in carcere, in attesa della convalida del fermo da parte dell’autorità giudiziaria; la salma di Ridha Jamaaoui, invece, sarà sottoposta ad autopsia nelle prossime ore.

Al momento, comunque, l’accusato non ha fornito dichiarazioni.

Alla base dell’omicidio la difficile convivenza tra i popoli e l’abuso di sostanze alcoliche

Martedì 29 novembre, per spiegare i dettagli dell’omicidio, il Procuratore Capo Alberto Liguori ha tenuto una conferenza stampa presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Terni. “La difficile convivenza tra i popoli, in un periodo storico complicato, stretto tra pandemia e crisi economiche derivanti anche dal conflitto russo-ucraino, e l’abuso di sostanze alcoliche hanno causato il fatto di sangue che ha occupato pagine di giornali, specie online”, ha dichiarato Alberto Liguori .

Liguori: “Voglio rassicurare i cittadini, lo Stato c’è”

Per il rilievo mediatico che ha assunto la notizia dell’omicidio – non poteva essere altrimenti – il Procuratore ha deciso di convocare la conferenza stampa odierna, anche al fine di rassicurare la città. “La sicurezza dei cittadini e la difesa del principio di convivenza tra i popoli saranno sempre assicurate dallo Stato, tenuto a mediare tra il diritto dell’esercizio dell’azione penale e la salvaguardia per ogni cittadino del principio di innocenza, garantendo, soprattutto a chi si trova ristretto temporaneamente, i diritti di difesa”.

“Siamo in una fase embrionale delle indagini”

Siamo in una fase embrionale delle indagini”, ha aggiunto Liguori. Ad aiutare i Carabinieri nell’attività investigativa le immagini delle telecamere di sicurezza, che avrebbero ripreso due uomini di origini nigeriane mentre si dirigevano in via Romagna. Uno di loro spingeva una bici.

La ricostruzione dei fatti

Secondo quanto riferito dal dottor Liguori, i due soggetti, con ogni probabilità, si conoscevano. Prima di spostarsi verso via Romagna, infatti, avevano consumato qualcosa in un bar.

Dalle immagini dei filmati, uno dei due nigeriani sembra avanzare lungo via Romagna con la bicicletta. Un italiano – la dinamica è ancora al vaglio dei Carabinieri – in fase di sorpasso avrebbe colpito la bici con la fiancata destra. Sceso il conducente del veicolo, il nigeriano avrebbe avanzato una richiesta di denaro, senza riscontrare il favore dell’altro. In breve i due sarebbero arrivati alle mani e l’italiano avrebbe picchiato duramente il nigeriano.

Rissa e omicidio

In via Romagna, a un certo punto, altre persone; non è ancora chiaro se si trovassero già lì. A prendere le difese del ciclista il connazionale che lo aveva accompagnato al bar. Nel frattempo, sul posto, anche Ridha Jamaaoui al fianco dell’investitore.

Improvvisamente una rissa violenta. L’uomo intervenuto in aiuto del ciclista avrebbe avuto la meglio sulla vittima, Ridha Jamaaoui. “Dallo studio di una telecamera privata e dalle immagini pubbliche dell’Acciaieria gli inquirenti sono riusciti a risalire al presunto responsabile dell’omicidio”, ha precisato Liguori.

Indagine lampo

“Inizialmente la collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti si è rivelata parziale”, ha concluso il Procuratore Capo. “Alla fine, però, grazie alla professionalità dei Carabinieri, si sono sciolti, e prima della mezzanotte di ieri i militari hanno proceduto al fermo del nigeriano.

Siamo in attesa della convalida del Gip competente e andremo avanti per comprendere cosa sia effettivamente successo. Il movente è la viabilità? Vedremo come si difenderà il fermato e quali indicazioni ci fornirà. I cittadini ternani si sono dimostrati civili e collaborativi”.

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