“In questa città negli ultimi anni c’è stato una grande danza di interessi privati che ha proposto un saccheggio delle risorse economiche regionali destinate alla sanità” – Il Comitato per la difesa dell’ospedale di Terni non ha dubbi, il tema della sanità continua ad essere fondamentale anche in virtù delle recenti dichiarazioni della presidente della Regione, Stefania Proietti, che ha rilanciato sulla necessità di avere un nuovo ospedale finanziato con soldi pubblici. Dichiarazione arrivata proprio quando in città è caldo l’altro tema legato a doppio filo con sanità e politica, cioè il progetto stadio-clinica del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che, nell’ambito di una conferenza stampa tenuta questa mattina 29 gennaio nei locali della Bct, il Comitato ha definito “illegittimo”. Ma andiamo con ordine.
Nuovo ospedale Terni, Comitato “Ci vogliono 20 anni e deve essere costruito con fondi pubblici”
Due i temi affrontati dal Comitato in difesa dell’ospedale di Terni, cioè il nuovo ospedale, appunto, e il progetto stadio clinica. Partiamo dal primo punto: “Il nuovo ospedale deve essere fatto con soldi pubblici – ha spiegato Federico Di Bartolo, uno dei fondatori del Comitato insieme a Gianni Giovannini – e non bisogna passare tutta la legislatura a decidere cosa fare, bisogna fare una scelta per il nuovo ospedale, qualunque soluzione deve essere prevista con fondi pubblici del fondo sanitario nazionale istituito nel 1998. Il progetto privato è stato bocciato due volte, sia per il project financing sia la soluzione Inail: entrambi non sono economicamente sostenibili e porterebbero a tagliare le prestazioni“.
Ospedale Terni “Intanto risolvere i problemi”
“Per fare il nuovo ospedale ci vogliono circa 20 anni – spiega ancora Di Bartolo – e i cittadini non possono aspettare tutto questo tempo per avere dei servizi adeguati. Bisogna provvedere alla climatizzazione di alcuni reparti degenza che ne sono sprovvisti; bisogna procedere alla riorganizzazione e all’ampliamento del Pronto Soccorso; bisogna adeguare il parcheggio esterno. In ultimo, una questione che potremmo definire a parte, ma sempre legata alle altre, è necessario riorganizzare la gestione dei servizi per le liste di attesa delle prestazioni sanitarie. Ci sono soldi nel bilancio dell’ospedale da circa 20 anni e a causa del turn over dei vari direttori generali non sono mai stati utilizzati“.
“Stadio clinica, progetto illegittimo”
L’altro tema affrontato è stato quello del progetto stadio-clinica del sindaco Bandecchi sul quale il Comitato ha avanzato pesanti dubbi e perplessità, fino a definire la procedura di convenzionamento “illegittima”. Il nodo è quello che era emerso fin dai primi tempi della presentazione del progetto, cioè la richiesta di avere un convenzionamento pubblico prima di costruire la clinica (legata tra l’altro alla costruzione del nuovo stadio Libero Liberati). “Le procedure per arrivare al convenzionamento sono contraddittorie e quasi con profili di illegittimità – ha incalzato Di Bartolo – Prima si fa la clinica e poi si chiede che si possano svolgere attività pubbliche, non chiedere prima il convenzionamento. Se si assegnano attività al privato le risorse vengono sottratte all’ospedale pubblico, il che porterebbe a un taglio delle prestazioni. Nessun euro dai bilanci aziendali deve essere speso se non per le cure dei pazienti”.