A partire dal 20 ottobre, la nuova tariffa per la revisione dei veicoli a motore sarà di 45 euro. Lo prevede un decreto, firmato dai Ministri dei Trasporti e dell'Economia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi 5 ottobre.
“Dopo anni di battaglie portate avanti dalle Associazioni di Categoria – commenta Stelvio Gauzzi – Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – finalmente si sblocca una tariffa che era ferma dal 1998”.
“Tuttavia – aggiunge Gauzzi – per le nostre imprese si tratta solo di un parziale riconoscimento poiché l'adeguamento della tariffa è già ‘vecchio'. Infatti è stato calcolato 3 anni fa dall'Amministrazione dei Trasporti e dalle Associazioni di Categoria sui costi delle operazioni di revisione. Da 3 anni a questa parte gli oneri di gestione dei nostri Centri di revisione sono ulteriormente aumentati ed è anche in arrivo un nuovo sistema informatico denominato MCTCNet2 che costerà agli operatori mediamente oltre 10.000 euro a linea e che probabilmente assorbirà in un sol colpo l'intero adeguamento della tariffa”. “Pertanto – dichiara Gauzzi – la Confartigianato si batterà per adeguamenti automatici della tariffa che tengano conto anche dell'incremento dei costi per l'acquisto di sempre nuovi sistemi informatici ed attrezzature, spesso inutili, imposti ai Centri di Revisione”.
Inoltre Gauzzi ribadisce l'impegno per una battaglia di moralizzazione del comparto, in difesa della sicurezza stradale. “Ci batteremo affinché coloro che non operano con serietà vengano individuati, isolati ed espulsi dal novero delle aziende autorizzate alle revisioni. Per questo Confartigianato chiede da sempre che il Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero dei Trasporti ottemperi ai compiti che la legge gli affida effettuando controlli diretti, e non ‘da remoto', sulle operazioni di revisione. I cittadini si aspettano questo a fronte del pagamento della revisione”.
A tale proposito Gauzzi riferisce qualche numero. “Il Ministero dei Trasporti percepisce 9 euro per ogni revisione effettuata presso i centri privati. Per versare questo importo il cittadino paga inoltre un bollettino postale di 1,70 euro alle Poste Italiane. Quindi 9,70 euro vengono incassati dallo stesso Ministero a titolo di contributo per la gestione di un Centro Elaborazione Dati utilizzato solo in minima parte per il settore Revisione Veicoli. Complessivamente, su un numero medio annuo di 13 milioni di revisioni, il Ministero incassa oltre 12 milioni di euro, una grossa cifra che si giustifica soltanto a fronte di un pieno adempimento dei compiti di vigilanza dai quali dipende la sicurezza stradale, motivo per il quale i cittadini sottopongono i loro veicoli alla revisione periodica”.