Avere risposte in tempi brevi sul futuro della Novelli. E’ quanto chiedono a gran voce i lavoratori del Gruppo (in Umbria circa 350), che oggi hanno scioperato dando vita a più presidi: a Spoleto, davanti allo stabilimento di Sant’Angelo in Mercole, ad Amelia e, nel primo pomeriggio, davanti alla prefettura di Terni. A Spoleto questa mattina i circa 100 operai presenti hanno ricevuto la visita del sindaco Fabrizio Cardarelli, che li ha raggiunti manifestando la sua solidarietà. Presenti anche il presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili ed i consiglieri Ilaria Frascarelli ed Enrico Armadoro.
VERTENZA NOVELLI A UN BIVIO, L’INTERVENTO DEI SINDACATI ED IL VERBALE DEL TAVOLO AL MISE
“C’è qualche schiarita di sole dietro le nuvole, le prospettive ci sono, ci sarebbero anche le condizioni di mercato, c’è solo una gravissima crisi finanziaria” ha ricordato il primo cittadino davanti a lavoratori e sindacalisti, ricordando la disponibilità dell’amministrazione comunale ma anche della Regione Umbria in questa vertenza. Il sindaco ha anche detto che avrebbe voluto vedere “più decisione da parte di chi aveva il compito di guidare questa azienda“.
L’auspicio delle organizzazioni sindacali e dei dipendenti delle aziende del Gruppo Novelli è ora che il 21 ottobre, durante il nuovo incontro fissato davanti al ministero dello Sviluppo economico, arrivino risposte sicure sulla vendita o almeno su manifestazioni vincolanti. Con l’obiettivo di evitare uno spacchettamento, che però al momento sembra un’ipotesi difficoltosa.
Intanto proprio il consiglio di amministrazione due giorni fa ha risposto alle organizzazioni sindacali di categoria, confermando le difficoltà nell’erogare le spettanze ai lavoratori, ma anche annunciando la rinuncia ai propri emolumenti, come già fatto nel 2015. “In via del tutto marginale, si rappresenta – scrivono i vertici aziendali, dopo aver ricordato le difficoltà economiche – che il consiglio di amministrazione non ha percepito alcun emolumento per l’esercizio 2016, oltre alla rinuncia già effettuata per l’esercizio precedente. L’incontro già previsto e convocato per il 21 ottobre presso il Mise consentirà, comunque, un ulteriore momento di confronto”.