La polemica politica sulle case popolari a Norcia è sfociata nel ritiro, da parte del sindaco anneista di Norcia Nicola Alemanno, delle deleghe al vicesindaco Alberto Canali, in quota a Forza Italia.Dopo le polemiche che nei mesi scorsi avevano coinvolto altri assessori, ora lo scontro riguarda sindaco e vice, con modi completamente diversi nell'affrontare la questione dei fondi per l'edilizia residenziale pubblica.Alemanno non esclude una possibile riassegnazione delle deleghe a Canali, anche se, spiega a TO® “ci sono ormai diversi precedenti che fanno venir meno il rapporto di fiducia”.La questione delle case popolari era stata sollevata nei giorni scorsi dopo che a Norcia, nonostante si fosse proceduto a buona parte dell'iter per ottenere finanziamenti per realizzare nuovi edifici di edilizia residenziale pubblica, i soldi non erano arrivati in quanto mancavano gli ultimi passaggi della richiesta. Un “errore” che ben presto il sindaco aveva spiegato essere invece una scelta dell'amministrazione comunale, la cui volontà è di recuperare edifici nelle frazioni al fine di ripopolarle. Una scelta da cui si era subito dissociato Canali, che aveva considerato le scelte del primo cittadino frutto di una volontà personale. Dichiarazioni, quelle di quest'ultimo, che hanno portato alla decisione di Alemanno. “Le ultime esternazioni del mio vice Canali sulla stampa in merito alla questione delle case popolari – spiega Alemanno – non rispecchiano la linea politica della giunta comunale, linea da lui stesso condivisa”. Con atti alla mano, il sindaco di Norcia smentisce quanto dichiarato nei giorni precedenti dal suo vice in relazione ai programmi di edilizia residenziale pubblica nel territorio comunale. “Dispiace dover constatare – prosegue il primo cittadino – che il vicesindaco si dichiari estraneo a certe decisioni amministrative. Sulla volontà della giunta comunale di non limitarsi alla costruzione di nuovi alloggi di edilizia pubblica ma di privilegiare il recupero del patrimonio urbanistico esistente, soprattutto nei centri frazionali, esiste molta corrispondenza, da cui si desume come in più occasioni, in sede di giunta, si sia affrontato l'argomento. Ma c'è anche una specifica direttiva del 30/11/2006. Proprio in quella seduta, alla quale Canali era presente, la giunta ‘ha deciso – legge testualmente – di attuare il POA 2006 con interventi di acquisto e ristrutturazione di fabbricati di cittadini privati che hanno dichiarato la disponibilità alla vendita'”.