Era iniziata proprio con le polemiche sulle case popolari del “Poa 2006” la crisi politica di Norcia che aveva poi portato, nell’aprile 2008, alla caduta della prima Giunta Alemanno. Ora, a distanza di quasi 10 anni, quegli alloggi di edilizia residenziale pubblica, che l’allora sindaco non voleva (preferendo il recupero di immobili nelle frazioni) e che avevano portato ad uno scontro con il suo ex vice (che all’epoca era Alberto Canali), sono stati finalmente inaugurati. Restituendo una casa a chi l’ha persa con il terremoto dello scorso anno.
A tagliare il nastro giovedì insieme ad Ater e Regione c’era proprio l’attuale sindaco Nicola Alemanno, che ora finisce per questo sulla graticola. Il Pd di Norcia, infatti, ricorda la contrarierà del primo cittadino allora – ma anche negli anni successivi quando era consigliere di opposizione – alla realizzazione di quelle case popolari. Un tema caldissimo per la politica nursina a fine 2007, quando il Comune non aveva più presentato gli atti per ottenere i finanziamenti del Poa 2006. Dopo le polemiche, Alemanno aveva spiegato che si trattava di una scelta, perseguendo la volontà di recuperare degli immobili nelle frazioni; scelta però non condivisa dalla sua stessa maggioranza che si era iniziata a spaccare. Poi si erano inseriti altri temi, come alcuni finanziamenti e la stabilizzazione del personale e la Giunta era infine caduta, qualche mese dopo. Quelle case popolari erano quindi finite nel dimenticatoio, fino a due giorni fa, quando il presidente dell’Ater Alessandro Almadori le ha consegnate alla comunità di Norcia.
“Fa un certo effetto – esordisce il Pd – vedere il Sindaco di Norcia Nicola Alemanno a fianco della Presidente della Regione Catiuscia Marini e del Presidente dell’Ater Umbria Alessandro Almadori, consegnare 10 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, case “vere”, come ha sottolineato la Presidente Marini, ad altrettante famiglie nursine le cui abitazioni sono inagibili. Fa un certo effetto perché, se fosse stato per lui, questi alloggi, costruiti secondo le più recenti norme antisismiche, non sarebbero mai stati realizzati.
La vicenda parte da lontano e vale la pena ricordarla brevemente. Nel 2007, nel pieno del primo mandato dell’Amministrazione Alemanno, furono persi i finanziamenti previsti dal POA 2006 per la realizzazione di 10 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, motivando ciò con l’assenza di aree disponibili. Si propose alternativamente di utilizzare i fondi per la ristrutturazione di alloggi comunali ubicati nelle frazioni, allo scopo, si disse allora, di ripopolarle. Ciò suscitò le proteste, sacrosante, dell’allora Vice Sindaco ed Assessore Alberto Canali che si vide per tutta risposta revocare da Alemanno tutte le deleghe. Si aprì quindi la crisi politica della Giunta Alemanno che l’avrebbe poi condotta alla crisi e al successivo commissariamento nell’Aprile del 2008.
La successiva Amministrazione Stefanelli, già nel primo periodo del mandato, cercò caparbiamente di trovare una soluzione per evitare di nuovo la perdita dei finanziamenti per i 10 alloggi popolari e grazie alla collaborazione con i funzionari municipali, venne individuata l’area (quella che prima non c’era…) e dato via all’iter amministrativo per la realizzazione delle costruzioni, nonostante l’opposizione capeggiata da Alemanno fece di tutto per ostacolare l’opera paventando persino rischi di dissesto idrogeologico dell’area, puntualmente smentiti da tutte le relazioni tecniche propedeutiche al progetto. A dispetto di ciò gli edifici sono stati finalmente ultimati ed è con grande piacere che salutiamo la consegna dei 10 alloggi e ci uniamo ai ringraziamenti e agli elogi che la Presidente Marini ha espresso nei confronti dell’Ater. La domanda che rivolgiamo al nostro Sindaco è: non ha sentito un leggero imbarazzo nel tagliare quel nastro?”.
