Nonostante il braccialetto elettronico, non ha rispettato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre, emesso dal gip dopo la denuncia di quest’ultima. Per questo motivo un 45enne che vive a Valfabbrica è finito in carcere.
Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Perugia sono stati i carabinieri della stazione di Valfabbrica. L’uomo, di nazionalità serba ma dimorante a Valfabbrica, a seguito di denuncia sporta dalla madre, era stato sottoposto all’obbligo di allontanamento dalla casa familiare ed al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con applicazione del dispositivo elettronico di controllo. A seguito di violazione delle prescrizioni imposte, rilevata dai carabinieri nel corso della loro assidua attività di controllo, l’uomo è stato tratto in arresto e presentato al Giudice per il Giudizio direttissimo, per il delitto di cui all’art. 387 bis. c.p.; contestualmente è stata formulata una richiesta di aggravamento della misura in essere, tempestivamente assentita dal G.I.P.
Pertanto, l’indagato, al termine dell’udienza tenuta presso il Tribunale Penale di Perugia per la direttissima, è stato tradotto in carcere. Sia la richiesta di aggravamento della Procura perugina che il provvedimento del GIP – evidenziano dalla Procura – sono state gestite con le modalità recentemente introdotte in materia di processo penale telematico.