“Si è trattato di un incontro molto importante, nel corso del quale abbiamo chiesto dettagliate informazioni relativamente alle politiche industriali, commerciali e degli investimenti che possano garantire il mantenimento e la valorizzazione dei livelli occupazionali per lo stabilimento Nestlé di San Sisto a Perugia”. E’ quanto hanno dichiarato congiuntamente la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ed il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, al termine dell’incontro svoltosi quest’oggi a Perugia, a palazzo Donini, con i vertici di Nestlé Italia, per la quale erano presenti l’amministratore delegato Gianluigi Toia, il direttore generale della divisione dolciari di Nestlé Italia, Corrado Castrovillari, ed il direttore dello stabilimento di San Sisto, François Pointet.
“In quanto rappresentanti delle istituzioni – hanno proseguito Marini e Romizi – abbiamo voluto ribadire ai dirigenti di Nestlé Italia che riteniamo necessario lo sviluppo di un mix di attività produttive capaci di salvaguardare la capacità produttiva ed occupazionale dello stabilimento di San Sisto. Così come riteniamo altrettanto importante che si proceda ad un maggior apprezzamento del marchio ‘Perugina’ e si rafforzi la capacità di export della fabbrica di Perugia”.
“Attendiamo ora – hanno aggiunto – l’esito dell’incontro che la dirigenza della multinazionale avrà nella giornata di domani con le rappresentanze sindacali e della rsu, annunciando sin da subito che come Regione Umbria e Comune di Perugia svolgeremo, in una successiva riunione che convocheremo, una comune riflessione sui contenuti degli incontri insieme alle organizzazioni sindacali e alla rsu della fabbrica”.
“Confermiamo, infine – hanno concluso la presidente Marini ed il sindaco Romizi – , che presto parteciperemo anche al confronto che il Governo nazionale avvierà sulla più generale presenza di Nestlé in Umbria ed in Italia”.
La replica di Flai Cgil – Rispetto all’esito dell’incontro appena concluso in Regione tra la presidente Marini, il sindaco Romizi e i dirigenti Nestlé, il sindacato Flai Cgil, in una sua nota, ha dichiarato che “viene da dire, a caldo, che la montagna ha partorito il solito topolino. Tante attese riposte in questo incontro, ma alla fine nessuna sorpresa. Nessun segnale concreto di rilancio, con nuovi prodotti o nuove strategie. Ben venga la vetrina dell’Expo, se sarà confermata, anche se sembra più una toppa che una scelta prioritaria come invece è avvenuto per il brand Sanpellegrino.
Ecco perché insisteremo con le nostre proposte e, confermando la nostra iniziativa dell’11 marzo, misureremo la vera intenzione di investire su San Sisto. In assenza di un piano industriale da parte del management italiano e vista la volontà di dismettere alcuni impianti, le solite ricette non basteranno a nostro avviso a mettere in sicurezza il sito, del resto i numeri parlano chiaro: sotto le 25000 tonnellate si stravolge la struttura della nostra fabbrica”.
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