Visto che le lettere, anche se anonime, mandate ai consiglieri regionali funzionano per attivare la Procura (così è partita l’inchiesta sulla Sanitopoli perugina), ecco che il Corvo è tornato a fare segnalazioni. Questa volta nel mirino c’è il bando per sei dirigenti in Regione.
A ricevere la lettera anonima, in cui il bando in questione viene definito “inutile, costoso, dalle modalità sospette e pertanto assolutamente da sospendere” è stato il consigliere Sergio de Vincenzi (Misto – Umbria Next) che aveva pubblicamente sollevato il problema nelle scorse settimane, durante la crisi per le dimissioni di Catiuscia Marini.
Spiega lo stesso De Vincenzi: “Nei giorni scorsi ho ricevuto per posta ordinaria, a Palazzo Cesaroni, una lettera anonima che getta nuova luce sul bando dei sei dirigenti in Regione, un bando che non avevo esitato a bollare come inutile, costoso, dalle modalità sospette e pertanto assolutamente da sospendere”.
L’esponente di Umbria Next racconta di aver inoltrato la missiva in Procura, come fatto in passato per simili segnalazioni anonime, “affinché possano essere messe in atto tutte le verifiche del caso, nel pieno interesse dell’ente Regione e della nostra comunità”.
De Vincenzi evidenzia che “la lettera ricevuta, se da un lato conferma i sospetti avanzati circa modalità di valutazione che ho ritenute ‘oltremodo e incomprensibilmente selettive’, quasi il bando fosse stato ritagliato su misura per talune persone, dall’altro getta nuova luce sulla vicenda, specificando nomi e situazioni. Resta intatto il giudizio politico che ebbi modo di esprimere in precedenza sul bando ritenendo i sei nuovi dirigenti solo un costo che graverà sulle tasche dei cittadini umbri senza reali benefici sulla riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”.
Il consigliere di opposizione rileva infine che “di stranezze questo bando ne ha diverse, non ultima il fatto che si proceda senza tentennamenti mentre in sanità si sospendono tutti i bandi in attesa delle nuove regole annunciate dall’assessore Bartolini per l’espletamento dei concorsi. Come al solito due pesi e due misure”.