Problemi emersi nel corso dell’assemblea sindacale indetta da Uil Scuola Umbria
“Organico insufficiente; non presenza di posti Covid e di potenziamento, previsti per le altre istituzioni scolastiche; precariato; un incremento di alunni disabili senza una relativa figura di sostegno nel loro profilo di educatori; e, soprattutto, seri problemi di sicurezza nella gestione dei casi di quarantena o, peggio ancora, di malati di Covid, dal momento che gli studenti rimanevano nell’edificio”.
Sono questi i problemi che il personale educativo dei convitti e semiconvitti di Todi, Spoleto e Assisi ha messo in luce nel corso dell’assemblea sindacale indetta giovedì 6 maggio da Uil Scuola Umbria. L’assemblea, molto partecipata, ha visto la presenza e il contributo di Biagio Biancardi, responsabile nazionale Uil Scuola Convitti.
Gli interventi, molto apprezzati e qualificati, hanno evidenziato quanto questo profilo sia di fatto trascurato, pur essendo pienamente riconosciuto dal Contratto collettivo nazionale, con problematiche emerse pienamente durante la pandemia, in particolare nella fase di lockdown.
“Il personale educativo – ha commentato Lucia Marinelli, segretaria regionale di Uil Scuola Umbria – rappresenta un profilo particolare di collegamento fra il personale docente e gli allievi, assistendoli e guidandoli nella loro partecipazione ai vari momenti di vita comune dei convitti, nello studio, nel tempo libero e negli aspetti psicopedagogici e di orientamento. Tutti i problemi sollevati, molti dei quali già presenti nella scuola in generale, rappresentano gli obiettivi che la Uil scuola si prefigge da tempo e ne ha fatto lo scopo di un’azione sempre rivolta ad assicurare una scuola statale sicura, nel rispetto dei principi della Costituzione, di cui gli educatori fanno pienamente parte”.