Una vera e propria nebbia all’interno della galleria Forca di Cerro che collega Spoleto e la Valnerina, causata dai fumi di scarico di auto, moto e camion e dal sistema di areazione spesso fermo, con l’aria che di conseguenza diventa grigia e irrespirabile. Questa la polemica scaturita dalle segnalazioni di alcuni motociclisti, sempre più frequenti negli ultimi tempi. E che il problema non sia isolato lo testimonia anche il diretto interessamento di Cittadinanzattiva, associazione da sempre vicina ai bisogni dei cittadini, che di recente ha chiesto spiegazioni all’Anas e all’Arpa in merito alla vicenda.
“Aerosol di smog” – Come spesso accade, le segnalazioni vengono postate e immediatamente condivise, fino a diventare un vero e proprio tam tam, anche sui social network, facebook in particolare. Dove Lorenzo, un centauro spoletino, ha pubblicato questo post: “Qualcuno può spiegare perché per un motociclista percorrere la galleria tra Spoleto e scheggino deve equivalere a fare un aerosol di 5 minuti all’ossido di carbonio puro? A volte lo smog è talmente denso da formare una nebbia grigia all’interno del tunnel!”. Queste la parole di Lorenzo, che mette poi implacabilmente a paragone la galleria di Spoleto a quella del San Gottardo, in Svizzera. “L’estate scorsa, sempre in moto, ho percorso la galleria del San Gottardo, in svizzera. A confronto della nostra, l’aria che si respirava lì dentro era di alta montagna con richiami di mughetto! Non chiediamo molto, noi popolo a due ruote, giusto di non essere costretti ad intossicarci, visto che i nostri caschi non hanno il pulsante del ricircolo interno dell’aria. I ventilatori ci sono, che li accendano!”.
Condivisioni – Il post di Lorenzo, fatto rimbalzare anche nel gruppo facebook “Cittadini per Spoleto”, ha riscosso grandi consensi. Non solo tra i motociclisti ma anche tra chi, magari per motivi di lavoro, si trova a dover percorrere il tunnel – lungo oltre quattro chilometri – tutti i giorni. E’ c’è chi, oltre al problema della cortina di smog, mette in evidenza anche quello dell’illuminazione. “percorro quella galleria tutti i giorni lavorando in Valnerina (…) e mi è capitato spesso di farla completamente al buio. Ogni volta ho chiamato l’Anas è pericolosissima!”, scrive Monica.
L’Anas tranquillizza – Una preoccupazione crescente, dunque, che l’agenzia stradale, rispondendo alle sollecitazioni di Cittadinanzattiva, ha provato a stemperare. “Comunichiamo che l’impianto di ventilazione della galleria “Forca di Cerro”, lungo la strada statale 685 delle Tre Valli Umbre, è regolarmente funzionante”, si legge nella nota. “In alcuni casi è tuttavia possibile riscontrare un temporaneo aumento dei fumi all’interno del tunnel, dovuto al cambio di direzione delle correnti d’aria. Ciò avviene normalmente due volte nell’arco della giornata e comporta l’inversione del senso di rotazione dei ventilatori che, per motivi tecnici, deve contemplare una breve pausa. In corrispondenza di tale fisiologico evento, qualora il traffico sia sostenuto, è quindi possibile che il sistema impieghi qualche decina di minuti per espellere completamente i fumi accumulati e ripristinare le normali condizioni dell’aria”.
Sistema di rilevazione dei fumi – “E’ opportuno precisare – conclude la nota – che all’interno della galleria è presente un sistema di rilevazione dei fumi (opacimetri) che segnala in tempo reale l’eventuale superamento dei valori limite. È inoltre attivo un sistema di allerta che avvisa la sala operativa in caso di avaria e/o malfunzionamenti dell’impianto”.
Riproduzione riservata ©