E' nato anche a Spoleto, grazie all’azione di Rifondazione comunista, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori, Unione Sindacale di Base e l’Associazione culturale Casa Rossa, il Comitato per i Referendum sul lavoro.
Come per l'acqua pubblica e contro il nucleare, la Sinistra spoletina si è unita a difesa del lavoro, per l'abolizione dell'art. 8 del Decreto Legge 138/2011, che di fatto ha cancellato la contrattazione nazionale, e per il ripristino dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Questa iniziativa si è resa necessaria a seguito del grave attacco ai diritti dei lavoratori, contro le bugie del Governo Monti che ha cercato di far passare come causa dei mancati investimenti di grosse aziende estere in Italia l'art, 18, quello che regola la possibilità di licenziare il lavoratore senza giusta causa e giustificato motivo, quando è chiaro che altri e ben diversi sono i motivi: la corruzione, la burocrazia, la mancanza di infrastrutture, la criminalità organizzata.
Una firma quindi contro le bugie, la paura dei ricatti, la politica fallimentare di austerity del governo dei tecnici e quella dei tagli, purtroppo anche dei diritti. Una firma per la difesa e la tutela del “Bene comune” più prezioso, il Lavoro e i diritti dei lavoratori.
Si potrà aderire anche alla “Proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Reddito Minimo Garantito”, che è previsto nella legislazione della maggioranza degli stati europei ad eccezione di Italia, Grecia e Portogallo e che, anche se richiestoci dall’Europa, stranamente non sembra essere all’ordine del giorno dell’”Agenda Monti”, al contrario di altre direttive, come il “Fiscal compact”, tempestivamente approvate e applicate.
Sarà possibile infine firmare anche i due referendum contro i privilegi della ‘casta’, di cui, mai come in questi giorni, dopo il ripetersi di scandali che riguardano la gestione della Res publica, si sente il bisogno.
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