L’Elettrocarbonium di Narni ha un nuovo padrone; il gruppo Gosource ha battuto le concorrenti Fandga Carbon e Ledbury, assicurandosi la preziosa produzione di elettrodi in grafite degli stabilimenti di Narni Scalo. Il gruppo è quello della Gosource e della Boachang che si occuperanno rispettivamente dei siti di Narni 2 (quello dedicato alla produzione degli elettrodi) e Narni 1 (che dovrà essere riconvertito, forse, a nuove forme di sviluppo economico).
Sgl avrà il compito di regolarizzare gli stabilimenti, secondo il piano ambientale voluto dalle istituzioni, soltanto a quel punto, con le nuove certificazioni e la nuova AIA, avrà luogo il trasferimento definitivo.
“Dopo un lungo periodo di trattative e una fase conclusiva in cui avevamo tre potenziali acquirenti – informa il liquidatore Marco Petrucci – la scelta finale è andata a favore di Gosource per diverse ragioni. Grazie alla sua integrazione industriale con Sangraf International e un’approfondita due diligence condotta lo scorso anno, Gosource appare come l’acquirente meglio posizionato per avviare una nuova produzione di elettrodi in grafite al più presto. Il piano di ripristino ambientale è in corso, come pianificato. Poiché le opere di ripristino per Narni 2 sono previste concludersi verso l’inizio del 2018 e nel piano non è prevista la necessità di ulteriori attività di monitoraggio sull’area, Sgl preparerà una richiesta alle autorità competenti per anticipare la certificazione di avvenuto ripristino per Narni 2. Questo consentirebbe a Gosource di anticipare il piano di investimenti e accrescere la capacità produttiva”.
“Gli elettrodi in grafite sono un materiale indispensabile per il settore dell’acciaio FEA, che sta crescendo in modo costante” – parola di Peter Wyllie, presidente del Gosource Group Ltd – Siamo molto soddisfatti di questa acquisizione per espandere ulteriormente le nostre capacità produttive in Europa a sostegno della nostra clientela in crescita, specie nell’UE e in Medio Oriente. Abbiamo apprezzato molto il sostegno da parte del Mise e delle autorità della Regione Umbria, della Provincia di Terni e del Comune di Narni durante le nostre indagini per la due diligence. Saremo lieti di poter contare ancora sul loro supporto per assicurare un successo duraturo allo stabilimento di Narni”.
“Siamo molto soddisfatti del nostro primo investimento all’estero – queste invece le parole di Chao Yang, presidente di Baochang – Dopo una conclusione positiva dei negoziati e lo sviluppo del progetto cercheremo nuove opportunità d’investimento nell’UE”.