Un muratore albanese di 36 anni, residente regolarmente a Narni, è stato allontanato dall’abitazione dove viveva con la compagna e la figlia minore e gli è stato vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle donne e dai loro congiunti. La misura cautelare, notificata ieri dagli agenti della Seconda Sezione della Squadra Mobile, è stata disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari, dr. Pierluigi Panariello, in seguito ad un’attività investigativa avviata alcuni mesi fa dopo la denuncia della convivente, italiana di 40 anni, che dopo anni di violenze e minacce ha deciso di rivolgersi alle autorità.
I maltrattamenti, ha riferito la donna, sono iniziati nel 2000, quando, sebbene al 5° mese di gravidanza, era stata picchiata e minacciata per futili motivi, legati principalmente alla gelosia. Nel corso degli anni, in varie occasioni, si era dovuta rivolgere alle cure del Pronto Soccorso, circostanze verificate dagli agenti, che hanno raccolto testimonianze e referti ospedalieri. Nonostante la donna avesse cercato di allontanarlo, l’uomo aveva continuato ad ossessionarla e molestarla con tutti i mezzi, costringendola continuamente a cambiare le proprie abitudini di vita, causando sia a lei che alla figlia uno stato di ansia ed agitazione continui.
L’uomo è stato indagato per maltrattamenti, minacce e lesioni aggravate e verrà rinviato a giudizio.
Narni, muratore picchiava moglie incinta. Violenze ripetute anche dopo la nascita della bambina
Gio, 12/01/2012 - 10:43