Mentre i dati sui contagi tornano a spaventare Città di Castello, nella residenza sanitaria la situazione sembra tornare alla normalità
Tornano ad essere poco confortanti i dati sui contagi da Covid-19 a Città di Castello, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 14 nuovi positivi (tutti in isolamento) e soli 5 guariti, per un totale complessivo che si attesta di nuovo ad oltre 200 casi (203 per la precisione).
Fortunatamente arrivano buone nuove almeno dall’Asp Muzi Betti, dopo il terribile focolaio che ha causato 100 casi di positività e la scomparsa di 10 ospiti contagiati.
Ad oggi (venerdì 5 febbraio) il bilancio della residenza sanitaria parla di 10 ospiti che sono sempre stati negativi, 3 ricoverati in ospedale (uno dei quali non per Covid-19), 13 anziani positivi e ben 46 ospiti negativizzati.
“Da lunedì 8 febbraio – ha comunicato il sindaco Luciano Bacchetta – riprenderanno davanti alle vetrate del complesso intitolato a Dina e Carlo Birri le visite dei parenti che dall’esterno della struttura comunicheranno con i propri congiunti mediante l’interfono”.
Muzi Betti, un citofono alla finestra, ospiti e parenti tornano a parlarsi dopo mesi
“Davvero un bel segnale – ha commentato il primo cittadino – visto che uno dei grandi problemi determinato dal Covid per le persone anziane è quello della solitudine, per le quali il contatto indiretto offerto dalla possibilità degli incontri attraverso vetrate e interfono sarà psicologicamente, umanamente e sentimentalmente importante”.
“D’altra parte e lo ribadisco, il focolaio non è certo nato dalle visite esterne nei locali della struttura, che non ci sono mai state, ma è stato purtroppo interno, un fatto che può accadere ed è accaduto dovunque, e alla Muzi Betti molto più tardi che altrove”, ha puntualizzato Bacchetta rimarcando che “le norme prudenziali e le accortezze necessarie sono sempre state rispettate dalla Muzi Betti”.