“Multe ai cacciatori da chi non ha titolo per farle“. A denunciare è il capogruppo regionale della Lega, Emanuele Fiorini, intenzionato a fare chiarezza sull’attività delle guardie volontarie venatorie in Umbria. Fiorini aveva presentato un’interrogazione all’assessore Cecchini, chiedendo informazioni sul numero delle guardie volontarie (espressione delle associazioni venatorie, ambientaliste e degli agricoltori), sul loro coordinamento ed in generale sull’attività svolta nel territorio regionale.
Ma Fiorini, appresi nuovi elementi, torna sulla vicenda, dopo essersi dichiarato “insoddisfatto” della risposta dell’assessore Cecchini: “C’è molta confusione in materia di coordinamento – spiega – e l’intervento dell’assessore non è riuscito a fugare tutti i dubbi. Come ho spiegato in Assemblea legislativa, i cacciatori umbri hanno incontrato situazioni spiacevoli nello svolgere la loro attività venatoria. In particolare, sono stati sottoposti a sanzioni pecuniarie da parte di persone che, molto probabilmente, non potevano svolgere la mansione di guardie volontarie poiché non in possesso del regolare decreto rilasciato esclusivamente dalle Province”.
L’assessore Cecchini, a questo proposito, aveva ribadito che gli unici enti che possono abilitare ad effettuare controlli ai cacciatori (ed eventualmente effettuare multe e sequestri delle armi in caso di irregolarità) sono le Province. Ma alcune delle guardie che hanno effettuato centinaia di verbali, come ha denunciato la Libera Caccia, non sarebbero in possesso del decreto abilitativo, come comunicato dalla stessa Provincia di Perugia.
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E allora Fiorini attacca frontalmente il presidente regionale del Wwf, Sauro Presenzioni, ed altre guardie volontarie espressione dell’associazione ambientalista che, pur non in possesso del decreto delle Province, “hanno emesso verbali a cacciatori del territorio senza averne il diritto”. Il consigliere Fiorini è deciso ad andare fino in fondo alla vicenda. “Ho presentato – spiega – un’interrogazione a risposta scritta all’assessore Cecchini per avere chiarimenti in merito ai poteri di accertamento e irrogazione delle sanzioni in materia ittico-venatoria da parte di guardie volontarie Wwf. Ho chiesto, inoltre, se all’interno del Wwf vi siano soggetti in possesso di specifico decreto da parte della provincia di Perugia che li legittimi a tale attività di accertamento e irrogazione di sanzioni”.
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Nell’interrogazione, infine, Fiorini chiede se in caso di mancata legittimazione di queste guardie volontarie (di cui fa nomi e cognomi), quali azioni intende intraprendere l’assessorato regionale a tutela delle associazioni venatorie, i cui iscritti sono stati fatti oggetto dell’attività accertativa e sanzionatoria. “In pratica, se fosse come sospettiamo – conclude il capogruppo Lega – chiediamo alla Regione di attivarsi per rimborsare i cacciatori sanzionati da chi non è normativamente autorizzato a svolgere tale funzione”.