L’ormai famosissima cavallina “albina” sarà ospite della 48^ Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello, che si terrà dal 12 al 14 settembre alla Fattoria Autonoma Tabacchi di Cerbara. Dopo il mini-tour nei principali ippodromi, il rarissimo esemplare unico in Europa è pronta a scendere in pista e farà passerella, sabato 13 settembre, anche alla manifestazione tifernate.
Ad accompagnarla saranno il proprietario, il noto allevatore di cavalli da trotto di Assisi, Sergio Carfagna, il frate francescano padre Danilo Reverberi, vero e proprio “team manager” della scuderia, e gli autori del libro “La scuderia dei miracoli” (Futura Edizioni), Giorgio Galvani e Marco Vinicio Guasticchi.
La cavallina “albina”, che sta facendo letteralmente impazzire il “web” e sta mobilitando la scienza a livello internazionale, guadagnandosi le prime pagine dei giornali, sarà accompagnata da “mamma” Melodiass (il papà è Gruccione Jet, come la madre trottatore di lungo corso).
Anche la scienza, dunque, si sta occupando della cavallina “albina”, nata fra lo stupore generale lo scorso 4 aprile nell’allevamento di Sergio Carfagna ad Assisi, ai piedi della Basilica di SanFrancesco. Rincorsa dai media di tutta Europa (e di tutto il mondo), corteggiata come una star dagli ippodromi, omaggiata dacontinue visite di famiglie e bambini in scuderia, la cavallina “bianca” è seguita con scrupolo e attenzione, da mesi, dallo staff del professor Maurizio Silvestrelli, ordinario per la “Zootecnia generale e miglioramento genetico”, presso la facoltà di Medicina e Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia e direttore del Centro Studi del Cavallo Sportivo, riferimento nazionale per tutto il settore allevatoriale e per il mondo delle corse.
“La puledra bianca nata ad Assisi è un caso raro ed unico nella razza del Trottatore Italiano”, spiega Silvestrelli, che evidenzia come “i cavalli bianchi nascono, raramente, in tutte le razze, ma, per i Trottatori a livello internazionale, sono riportati solo due casi nello Standardbred: una femmina nata nel 1998 in Ontario (Canada) e un maschio nato il 6 maggio 2012 nel New Jersey (USA)”.
“La definizione di bianco nel cavallo – prosegue il professor Silvestrelli – è molto spesso utilizzata in maniera errata in quanto, nella stragrande maggioranza dei casi, viene comunemente definito bianco un cavallo che in realtà è grigio”. “La confusione nasce dal fatto che spesso si focalizza l’attenzione solo sulla presenza di peli bianchi diffusamente distribuiti sull’animale: ciò è fortemente limitativo e fuorviante”.
“Nel caso della cavallina di proprietà dell’allevamento di Sergio Carfagna – puntualizza l’esperto – i ricercatori del Centro di Studio del Cavallo Sportivo del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia stanno testando le diverse mutazioni, utilizzando le innovative tecniche molecolari che richiedono la massima precisione ed attenzione e comportano quindi tempi piuttosto lunghi di analisi”, conclude Silvestrelli.
“Ho accettato subito il cordiale invito del Presidente della Mostra nazionale del cavallo, Fausto Bizzirri – ha precisato Carfagna – essere in questa prestigiosa manifestazione con la cavallina bianca, che sta diventando il simbolo della rinascita dell’ippica e dell’allevamento, è motivo di orgoglio e soddisfazione”. “L’allevamento umbro non teme confronti, siamo pronti a fare la nostra parte con l’aiuto delle istituzioni e delle associazioni di categoria”, sottolinea Carfagna.
Particolare curioso: la cavallina “bianca” avrà lo stesso paddock e la medesima sistemazione logistica che furono riservati due anni al mitico “Varenne”, il “Capitano”, che alla Mostra di Città di Castello registrò un vero e proprio bagno di folla.