Morte Gianluca Menichino, sentenza con 6 condanne e 3 assoluzioni per presunte violazioni di norme antinfortunistiche
Nella giornata di ieri, 21 giugno, il Tribunale di Terni, tramite il giudice Enrico Zibellini, ha emesso la sentenza nei confronti di 9 imputati, che hanno scelto il rito abbreviato, nell’ambito del processo scaturito dalla morte di Gianluca Menichino, operaio Ast rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro nel gennaio 2018. Il processo riguarda le presunte violazioni di norme antinfortunistiche rilevate dalla Usl Umbria 2 che ha trasmesso gli atti alla Procura di Terni.
6 condanne e tre assoluzioni per morte Menichino
La sentenza del Tribunale di Terni ha assolto tre persone e ne ha condannate sei: 4 mesi per Massimo Calderini (allora direttore stabilimento), 2 mesi a Dimitri Menecali (allora direttore di produzione), Gianvincenzo Salamone (allora responsabile della produzione a freddo Inox), 20 giorni a Emanuele Fabri (preposto alla produzione del reparto Pix1), Raffaele Luongo (preposto al trattamento del reparto Pix1) ed Alfonso Alongi (allora preposto, capoturno del trattamento reparto Pix1), tutti con pensa sospesa. Assoluzioni, invece per Arcangelo Lanni (allora preposto alla manutenzione Pix1), Federico Mariani (allora preposto alla gestione e manutenzione dei carriponte alla Pix1) e Lorenzo Zaffrani (allora, preposto, capoturno alla manutenzione).
La tragica morte di Gianluca Menichino
Nel reparto Pix1, impianto Lac2, il 10 luglio 2017, mentre il carroponte stava manovrando lo spostamento di un coil da 22 tonnellate, il manufatto si è staccato dal macchinario, schiacciando la vittima contro una scala. Dopo sei mesi di agonia, Gianluca non ce l’ha fatta e ha perso la vita il 9 gennaio 2018 nell’ospedale di Branca, dopo interminabili giorni di cure tra Terni e Foligno.