L’autopsia sul corpo di Gaia Pagliuca, la ragazza di 23 anni morta dopo un malore in uno studio dentistico, non avrebbe fornito – almeno per il  momento – risposte chiare: bisognerà quindi attendere i 60 giorni per il deposito degli esiti e vedere se emergeranno ulteriori responsabilità per quella che al momento è una inchiesta contro ignoti per omicidio colposo.

Da capire se ci sia relazione tra l’anestesia somministrata a Gaia Pagliuca e il successivo malore, oppure se si sia trattato di una tragica concomitanza. Tre le ipotesi: la morte per le conseguenza di uno shock anafilattico, per tossicità sistemica da anestetici locali, in questo caso lidocaina, oppure per un malore accidentale. L’esame si è svolto ieri a Perugia, condotto dal dottor Sergio Scalise, consulente della Procura della Repubblica, ma non sono emerse risposte chiare: bisognerà dunque aspettare gli esami tossicologici e degli altri accertamenti.

La famiglia chiede la verità: in un’intervista al Messaggero il padre Vincenzo (la giovane aveva perso la mamma qualche anno fa) ha spiegato di aver portato la figlia dal dentista per l’estrazione di un dente del giudizio e che poi, improvvisamente, si è trovato con la figlia in gravi condizioni per un arresto cardiaco. La salma della giovane dovrebbe essere ora riconsegnata alla famiglia: secondo le prime informazioni la comunità potrà salutarla da venerdì alla Casa Funeraria La Pace a Santa Maria degli Angeli. Ancora non sono stati fissati invece i funerali, che potrebbero tenersi sabato o lunedì.