Un punto di erogazioni di servizi sanitari completamente rinnovato, e ampliamento del polo museale di San Francesco: questo il duplice obiettivo raggiunto dall’amministrazione comunale di Montefalco, grazie al protocollo d’intesa firmato con l’Azienda sanitaria umbra 2 che prevede un programma d'interventi e riorganizzazione degli spazi dell’ex ospedale di San Marco, proprio nel cuore del centro storico.
Recupero totale – Ad oggi infatti, soltanto una parte dell’immobile è utilizzata per alcuni servizi sanitari a servizio dei cittadini di Montefalco e dei pazienti dei comuni limitrofi, mentre gran parte della struttura è chiusa e inutilizzata da anni. Con il protocollo d’intesa si avvierà invece un processo di valorizzazione unico, che prevede da un lato l’ampliamento dei servizi sanitari e dall’altro nuovi spazi culturali.
Marini soddisfatta – I contenuti del protocollo d’intesa sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella Sala Giunta della Regione Umbria. “Riteniamo questo accordo importante – ha spiegato la presidente della Regione Catiuscia Marini – un impegno rilevante, perché interessa sia il settore della sanità che della cultura. Una tappa significativa per questo immobile, rifunzionalizzato al servizio dei cittadini di Montefalco e non solo”.
Metà museo – La parte dell’immobile adiacente al museo di San Francesco sarà concessa al Comune di Montefalco che lo utilizzerà per l’ampliamento del polo museale con la completa riscoperta delle cantine francescane e realizzazione di locali tecnici. I lavori di ampliamento del polo museale saranno realizzati grazie al contributo regionale ed al cofinanziamento del Comune di Montefalco.
Destinazione sanitaria – La parte dell’edificio che si trova dal lato dell’ingresso del vecchio ospedale sarà ristrutturata ad opera dell’Asl 2 e sarà destinata al nuovo P.E.S. che ricoprirà una superficie totale di circa 700 metri quadri suddivisi in due piani. La restante sarà venduta all’asta a soggetti privati, fatta salva la destinazione sanitaria specifica o “Residenza comunitaria” per anziani autosufficienti.
Cantine riscoperte – “Questo protocollo – spiega l’assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco – tocca un importante aspetto dei beni culturali, perché va a valorizzare uno dei musei più importanti dell’Umbria. Con questo intervento risolviamo anche alcune criticità, quali la mancanza di spazi a servizio del polo museale, facendo così di questo luogo un centro di vita culturale a tutto campo. Il progetto prevede anche il recupero delle cantine francescane, dove finalmente si potrà ripristinare il percorso che faceva l’uva per diventare vino come facevano i francescani. Si tratta dunque di una importante operazione tra Usl, Regione e Comune”.
Maggiori servizi – Ha aggiunto Sandro Fratini, direttore generale dell'Usl Umbria n.2: “In questo protocollo porteremo avanti un processo di valorizzazione su tre fronti: c’è l’elemento culturale con l’ampliamento del polo museale, la valorizzazione di un immobile di pregio ma anche la garanzia della continuità e successivamente l’ampliamento del punto di erogazioni di servizi sanitari”.
Traguardo storico – “L’amministrazione comunale – ha affermato il sindaco Donatella Tesei – ha lavorato negli ultimi quattro anni per sbloccare la situazione di stallo di questa struttura , attraverso un lavoro portato avanti con continui incontri con la dirigenza dell’Usl e con la Regione Umbria, e grazie alla preziosa collaborazione del nostro ufficio tecnico che ha lavorato in sinergia con i tecnici della Asl per arrivare alla firma del protocollo d’intesa. Siamo riusciti – continua il sindaco – a sbloccare questa situazione che ormai perdurava da oltre dieci anni e ad iniziare un percorso di valorizzazione dell’intero complesso ex ospedale di San Marco, del polo museale e anche del centro storico, considerato il valore strategico dell’immobile de-quo ed il fatto che vengono potenziati i servizi per i cittadini di Montefalco e del territorio. Inoltre questo traguardo è perfettamente in linea con gli obiettivi di questa amministrazione di continua valorizzazione del centro storico che mantiene e amplia i servizi per i cittadini”.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Emilio Duca, dirigente generale della Sanità e Paola Gonnellini direttore del Servizio Beni Culturali Regione Umbria.