Inaugurata ieri pomeriggio, 31 maggio, a Spoleto “Casa Modigliani” l’innovativo spazio espositivo e di ricerca dedicato al genio livornese, sede internazionale dell’Istituto Amedeo Modigliani e del Comitato organizzatore delle celebrazioni del Centenario della morte dell’artista livornese (1920-2020).
Presenti all’inaugurazione il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, l’assessore alla cultura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini e l’assessore alla cultura del Comune, Camilla Laureti. Tra il pubblico presenti Sergio Zinni, presidente della Fondazione CaRiSpo, Dario Pompili, presidente Amici di Spoleto e vicepresidente della Fondazione Festival, Aldo Amoni, presidente di Epta e da poco rieletto presidente di Confcommercio Foligno, Stelvio Gauzzi, coordinatore di Api Umbria
Spoleto, centro che negli ultimi cinquant’anni si è affermata nel mondo come motore di innovazione artistica e culturale, e con Casa Modigliani si arricchisce di un nuovo spazio dedicato alla creatività.
La Casa Modigliani è una realtà culturale internazionale e nasce con l’obiettivo di celebrare e promuovere, in Italia e all’estero, la storia, l’opera e il messaggio del più grande artista italiano del Novecento; di favorire e sviluppare lo studio e la ricerca intorno a una personalità artistica unica, utilizzando con perizia e creatività le nuove possibilità di fruizione, comunicazione e riproduzione offerte dall’innovazione tecnologica; di creare, infine, cortocircuiti positivi fra l’ispirazione senza tempo di Modigliani e i linguaggi e le espressioni artistiche contemporanee.
Il nuovo attrattore culturale – uno spazio di oltre 300 mq nella suggestiva cornice di Palazzo Montani nel centro storico di Spoleto (Piazza Fontana, 3) – ospiterà mostre, sarà un laboratorio per studiare forme innovative di intreccio tra arte e tecnologia, attraverso l’uso della realtà aumentata e del virtuale e avrà un importante ruolo nello studio e nella ricerca scientifica per opere pittoriche in fase di attestazione e certificazione.
La sede dell’Istituto ospiterà, inoltre, in maniera permanente un innovativo format di mostra esperienziale, con un percorso fra i capolavori di Modigliani realizzati con un sistema in altissima definizione e in formato originale, attraverso la tecnologia Modlight®, basata su uno specifico disegno luci, su sofisticati impianti a Led e su un importante lavoro fotografico sulle opere originali, riconosciuto da tutti i musei e i collezionisti proprietari dei diritti.
Ad oggi l’Istituto, basandosi unicamente sulle proprie risorse, ha completato la realizzazione di circa un sesto delle opere dell’artista livornese: la sfida lanciata in vista dell’anniversario del 2020 è di realizzare la “Mostra impossibile Modigliani” presentando, per la prima volta in un unico luogo, l’intera produzione del maestro, come mai accaduto insieme tutte le 337 opere certificate nel catalogo Ceroni.
Ha fatto gli onori di casa per l’evento di inaugurazione di ieri pomeriggio, il presidente dell’Istituto Amedeo Modigliani, Luciano Renzi affiancato dal vice presidente, Franco Sensi.
«La nascita di questo attrattore culturale – ha detto il presidente dell’Istituto Amedeo Modigliani, Luciano Renzi – realizzato attraverso esclusivi interventi privati, creerà le condizioni, in Italia e all’estero, per comunicare la vita e le opere del celebre artista livornese. La Casa Modigliani si presenta quale esempio di eccellenza per generare professionalità e occupazione nell’incrocio fra arte, tecnologia e show business. Siamo molto contenti – ha proseguito Renzi – dell’accoglienza di Spoleto e della Regione Umbria, nella convinzione che le istituzioni potranno lavorare al fianco dell’Istituto per il successo delle celebrazioni del Centenario, anche con un attività di forte impulso al contemporaneo».
La Casa Modigliani, frutto di una ristrutturazione che ha enfatizzato gli elementi architettonici della struttura medievale e caratterizzata da un originale quanto sobrio allestimento ispirato all’opera di Modì, in occasione dell’inaugurazione ospiterà in esclusiva un’opera monumentale dell’artista Sergio Gotti, che ha voluto rendere omaggio con la propria arte al genio livornese. L’azienda Domiziani presenterà un’esclusiva creazione di design ispirata al tratto inconfondibile di Modigliani: un tavolo in pietra lavica che interpreta in chiave contemporanea il tratto e le forme uniche del celebre artista toscano.
Tutti i presenti però non hanno mancato di notare lo straordinario colpo d’occhio del centro storico spoletino offerto dalla possibilità di sostare proprio sopra al monumentale Arco di Druso (e Germanico I Sec.), direttamente collegato all’immobile neo-sede dell’Istituto. Un modo originale di riscoprire una parte della città, ai più sconosciuta.
Il primo appuntamento per il pubblico della Casa Modigliani è la mostra Modigliani e l’art nègre: simbolo, opere, tecnologia, che sarà inaugurata nel nuovo spazio di Spoleto il prossimo 22 giugno (fino al 30 luglio).
L’esposizione, curata da Cesare Pippi e resa possibile dal fondamentale contributo dei collezionisti Bruno Albertino e Anna Alberghina, è inserita nel programma del 60° Festival dei Due Mondi e ha connotati fortemente innovativi e di grande impatto, con un percorso che incrocia e sovrappone opere pittoriche in fase di attribuzione a Modigliani, un’importante selezione di sculture e maschere tribali e pitture contemporanee del grande artista africano Lilanga e un affascinante itinerario fra i più noti capolavori di Modigliani, attraverso la collezione dell’Istituto Amedeo Modigliani nel format Modlight®.
La Casa Modigliani ospiterà anche una prima forma di approccio tecnologico all’arte, attraverso la realtà aumentata sviluppata dalla società Oniride su supporti Samsung, presentando per la prima volta al pubblico in forma virtuale la contaminazione fra l’arte africana e quella di Modigliani.
Parole di soddisfazione per la ripresa del fermento culturale, e sintomo dunque anche di ripresa del territorio in termini di attrazione turistica, sono state espresse dal Sindaco Cardarelli e dagli assessori Cecchini e Laureti. Per tutti Casa Modigliani rappresenta un sostanziale passo in avanti verso il recupero di una serenità del territorio dopo i recenti eventi sismici, ma sopratutto una occasione seria e concreta perchè il valore culturale della città di Spoleto non venga mai messo in discussione. La qualità è sempre il primo fattore di sviluppo di un territorio.
Foto: Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)