Claudio Bianchini
Non è stata affatto una giornata di festa, quella di domenica scorsa, per il vicesindaco di Foligno, Massimiliano Romagnoli: intorno alla mezzanotte infatti, alle 23.40 per l’esattezza, s’è visto comparire sul suo telefonino un sms contenente pesanti intimidazioni di stampo politico.
Sms da cabina – il messaggio sarebbe stato spedito, secondo le prime indiscrezioni, da una cabina telefonica pubblica che si trova nel centro storico della città. Il fatto è rimasto segreto sino a questa mattina, quando, dopo aver presentato regolare denuncia al Commissariato di via Garibaldi, lo stesso Romagnoli ha diffuso, tramite il suo legale, l'avvocato Aurelio Pugliese, un breve comunicato stampa per segnalare l’accaduto. Il contenuto dell’sms non è stato reso noto.
Il precedente – non è la prima volta che al numero 2 dell’amministrazione comunale folignate vengono rivolte intimidazioni: circa tre anni fa, nel febbraio del 2010, in una lettera lasciata direttamente sulla sua scrivania nell’ufficio del palazzo Comunale, l'amministratore venne minacciato di morte. Nella missiva erano riportate anche frasi diffamatorie ed ingiuriose: una vicenda sulla quale indagarono i Ros dei Carabinieri. Una lettera dello stesso stampo, fu recapitata anche al domicilio privato dell’avvocato Romagnoli, e tutte le forze politiche espressero la più ferma condanna e la totale vicinanza personale al vicesindaco.
La faida nel Psi – la storia quindi sembra ripetersi, proprio in un momento in cui il braccio destro del sindaco Mismetti, si trova al centro di una vera e propria tempesta politica, con il gruppo consiliare socialista e la neo costituita sezione “Nenni” che hanno ufficialmente richiesto al primo cittadino ed agli alleati della maggioranza di centrosinistra, le destituzione dello stesso Romagnoli. Una posizione sostanzialmente condivisa ed avallata anche dai vertici socialisti provinciali e regionali.
“Continuerò sulla mia strada” – l’avvocato Aurelio Pugliese ha aggiunto che il contenuto del messaggino è legato strettamente al ruolo amministrativo ed istituzionale di Romagnoli. “La denuncia è stata un atto dovuto. Il fatto e le vili modalità delle minacce rivolte al vicesindaco Massimiliano Romagnoli, che si concretizzano in un clima politico avvelenato – sottolinea Pugliese – hanno il palese obiettivo di paralizzare ovvero limitare la sua carica istituzionale e la sua attività di amministratore. Tale attacco, grave ed inquietante non condizionerà tuttavia in alcun modo il suo impegno civile e la sua libertà di determinazione. Al resto penserà la magistratura”. “Purtroppo c’è chi ha tempo da perdere con queste cose piuttosto che impegnarsi per dare un contributo positivo alla costruzione di una società migliore – ha dichiarato questa mattina Massimiliano Romagnoli –, per quello che mi riguarda continuerò tranquillamente nella strada di rinnovamento e di cambiamento politico amministrativo intrapresa, senza esitazione alcuna”.
La Polizia sulle tracce dell’autore – Gli agenti, guidati dal vice questore aggiunto Bruno Antonini, hanno acquisito una copia del messaggio e avviato subito le indagini per cercare di risalire all’identità dell’autore. Innanzitutto si cercherà di individuare con esattezza la cabina telefonica da dove è composto e spedito l’sms e verificare la presenza di telecamere di sorveglianza attive nei dintorni.
La solidarietà del sindaco – Sul fronte prettamente politico è lo stesso sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ad intervenire nella questione con un comunicato stampa ufficiale. Il grave fatto “è la conseguenza di un clima di disagio sociale – ha detto Mismetti – che individua gli amministratori locali, come avversari. E’ necessario che il dibattito politico torni ad essere più sereno».
E quella del presidente – Vicinanza politica ed umana è stata rivolta al vicesindaco anche da parte del presidente del Consiglio comunale, Graziano Angeli che si dichiara “molto amareggiato per quanto accaduto” definendo il gesto “vile nei confronti di chi è impegnato ogni giorno, attraverso le istituzioni, a cercare di dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini in un momento particolarmente difficile. Quanto accaduto a Romagnoli – prosegue Angeli – è molto grave ed è probabilmente frutto del diffuso clima di tensione politica e sociale che stiamo vivendo, mi auguro che le forze dell’ordine possano risalire quanto prima all’autore di questo atto».
Condanna del centrodestra – La vicenda ha turbato e non poco gli ambienti politici cittadini, un atto che esula decisamente dal confronto democratico, magari anche aspro ma sempre improntato alla massima correttezza e rispetto reciproco. E infatti non si è fatta attendere la netta presa di posizione da parte del leader del centrodestra in Consiglio comunale, Daniele Mantucci che esprime una “condanna assoluta”. “Certi comportamenti – dichiara l'esponente d'opposizione – superano il confronto politico e non sono mai giustificabili. Mirano a creare un clima di tensione che dobbiamo fermamente respingere.
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