Complicazioni da affrontare, corse contro il tempo, imprevisti da fronteggiare e problemi da risolvere. Difficile trovare il tempo e il modo, in una società come quella odierna, per scoprire cosa sia davvero il benessere e goderne.
Il corpo spesso lancia segnali di stanchezza, malessere o dolore; c’è chi tenta di risolvere con lo sport, chi con la medicina, chi ignorandoli del tutto senza sapere che una soluzione c’è sempre, basta capire quale sia la causa del problema.
Quasi impossibile, verrebbe da pensare, eppure un colloquio con il fisioterapista e osteopata Alessio Cencini fa sembrare tutto più semplice. Ci accoglie nel suo centro, a Spoleto, che ricorda già dall’ingresso le pareti domestiche e mette subito a proprio agio. I temi trattati sono delicati perché, in ogni caso, si parla di disturbi, fastidi, problemi fisici che si ripercuotono sulla quotidianità di grandi e piccini compromettendone il quieto vivere. Lui, una laurea in terapia della riabilitazione, della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva all’Università “La Sapienza”di Roma e un dottorato in osteopatia “C.E.R.D.O.” a Roma, ci racconta di come dopo gli studi e le specializzazioni (ne ha più d’una: in riabilitazione ortopedica, posturologia, ginnastica correttiva, terapia manuale Maitland e analisi bio-meccanica del movimento) abbia sentito la necessità di sviluppare un metodo che potesse innanzitutto aiutare il paziente ad ascoltare e rispettare il proprio corpo.
“Ho sentito la necessità di organizzare la comune ginnastica in un percorso ben preciso e sono partito da una cernita e creazione di esercizi che tenessero conto della vita sedentaria che ognuno di noi svolge, principalmente tra l’ufficio e la casa.” Ci fa subito capire che il movimento è fondamentale ma lo è ancor di più l’educazione al movimento “a chi è pigro per natura non potrò mai chiedere di fare chissà quale attività fisica; potrò in quel caso aiutarlo ad educarsi al corretto movimento nella pigrizia” – conclude scherzando.
Per farci comprendere meglio fa l’esempio di una persona seduta di fronte al computer che passa il suo tempo, ora dopo ora, giorno dopo giorno, sempre nella stessa posizione fino ad assumere delle abitudini inconsapevolmente sbagliate. Non si potrà chiedere a questo impiegato di fare sport nelle ore di lavoro o di andare a correre in pausa pranzo se non ama farlo. Lo si potrà aiutare ad educarsi ad alternare la sua posizione da seduto, ridare un giusto equilibrio al corpo, verificare, attraverso un’analisi bio-meccanica, che alcuni esercizi di riequilibrio gli siano efficaci.
Ci appare tutto più chiaro: la postura non è più associata ad un concetto di staticità. Tutto passa per il movimento che non necessariamente significa immane sforzo fisico ma che sicuramente presuppone un codice di comportamento in cui Alessio Cencini crede fortemente. Nel suo centro si effettuano lezioni organizzate per fasce di età che consentono di acquisire strumenti e competenze di movimento semplici attraverso i quali verificare autonomamente i processi del proprio percorso. “L’educazione al movimento è il valore aggiunto alla salute e al benessere dell’individuo in tutto il suo percorso di vita, dalla nascita alla maturità avanzata”. Ci viene spontaneo chiedere come si possa arrivare all’equilibrio ideale e ci sentiamo rispondere così: “Penso sia possibile raggiungere il proprio equilibrio nel movimento attraverso tanti percorsi. Quello che propongo è interamente ideato rispetto ai principi fisiologici ed evolutivi dell’essere umano nel percorso di milioni di anni”.
Una possibile via sono i corsi di educazione al movimento, individuali e di gruppo (organizzati in tre fasce orarie: mattina, pomeriggio e sera) tenuti all’interno del centro fisioterapico “Officine del Movimento” in Via Pontano Gioviano, 65 (traversa di Viale Marconi) dove Alessio Cencini offre anche consulenze e prescrive percorsi personalizzati di riabilitazione e rieducazione al movimento.