Un “Consiglio Grande partecipato“: a riconoscerlo naturalmente anche i consiglieri comunali del Pd e dei Socialisti Riformisti, con Nilo Arcudi per quest’ultimo partito. “Segno evidente – scrive la minoranza di Palazzo dei Priori in una sua nota dopo l’assise di mercoledì scorso – che il tema dei servizi educativi e all’infanzia è molto sentito in città. Auspichiamo che dopo un Consiglio Grande molto partecipato e carico di aspettative da parte dei perugini, si calendarizzi quanto prima un Consiglio Comunale tematico, dove affrontare e sviscerare i temi presentati senza perpetrare la politica degli annunci e delle smentite che fino ad ora è stata adottata dall’assessore Waguè. Le nostre idee sono già state più volte presentate, senza che né il Sindaco né la sua maggioranza le abbiano prese in considerazione; per scongiurare la chiusura dell’asilo di Collestrada c’è una soluzione: la prossima lottizzazione che verrà creata nell’area prevede la realizzazione di un’opera pubblica del costo di € 460.000,00 a carico del soggetto attuatore al fine di poter avere un aumento di volumetria; quale migliore opera pubblica da finanziare se non la ristrutturazione dell’asilo la Magnolia? Crediamo che, visto l’aumento di residenti che ci sarà nell’area a seguito della lottizzazione che prevede 80 nuovi appartamenti nella frazione di Collestrada i servizi vadano aumentati e non ridotti. Per quello che concerne le educatrici il bando va senz’altro rivisto, garantendo così lavoratrici che hanno prestato la loro opera, per anni, come precarie. Sul tema delle mense crediamo sia opportuno eliminare totalmente l’uso delle stoviglie di plastica (impegno preso dall’assessore, ma disatteso nei fatti visto che c’è stato un aumento di scuole in cui la plastica viene utilizzata), mentre per la gestione dell’appalto della fornitura sarà opportuno rivederne l’intero impianto, coordinando l’attività con quella dei comitati mensa, che ottima prova gestionale avevano dato negli anni scorsi”.
E al di là degli steccati e delle barricate ideologiche, i genitori riuniti in comitati chiedono risposte chiare, per la difesa dei servizi agli infanzia per i propri figli. Così, il consigliere comunale del Pd, Diego Mencaroni, si è ritenuto soddisfatto per la notizia in base alla quale l’amministrazione comunale si sta orientando per reintrodurre l’acqua imbottigliata in vetro nelle scuole. “Con un ordine del giorno datato 29 febbraio – scrive Mencaroni – avevo sollecitato, riportando i dati delle percentuali di nitrati e nitriti forniti dall’ARPA, l’abolizione dell’utilizzo dell’acqua del rubinetto da parte delle scuole della città e il ritorno alla somministrazione dell’acqua nelle bottiglie di vetro, come avveniva quando i comitati dei genitori sceglievano le vettovaglie. Purtroppo l’ordine del giorno non è mai arrivato in commissione, sebbene avessi chiesto solerzia nella discussione, vista la delicatezza dell’argomento. Personalmente voglio denunciare questa inadempienza istituzionale nella discussione di una proposta, ma mi auguro che tale latenza sia stata un pungolo nel fianco dell’Amministrazione, che si è trovata costretta a tornare sui suoi passi per garantire la tutela della salute dei bambini”.
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