La batosta elettorale riporta tutti alla cautela e ridà forza alle prerogative della governatrice Tesei rispetto agli appetiti dei partiti
Enrico Melasecche resta assessore. Ma lascia il suo posto in Consiglio regionale a Manuela Puletti, la prima dei non eletti nella lista della Lega, fedelissima del segretario Virginio Caparvi. Si è risolta così la mini-crisi innescata in estate dall’espulsione dalla Lega di Melasecche, reo di non aver rispettato l’ordine si scuderia di Matteo Salvini di lasciare la poltrona da consigliere una volta che si è chiamati in Giunta.
Passaggio rischioso. Perché un assessore può essere rimosso in qualunque momento, mentre un consigliere resta tale fino alla fine della consiliatura. E Melasecche, politico navigato, quel rischio non avrebbe voluto correrlo. E così ha mantenuto finora il doppio incarico, facendo irritare i vertici regionali della Lega. A cui sta particolarmente a cuore l’arrivo di Puletti a Palazzo Cesaroni.
Melasecche si è dimesso da consigliere
Mercoledì pomeriggio Melasecche ha rassegnato formalmente le dimissioni da consigliere. Come da lui anticipato. E poi dalla governatrice Tesei, ai giornalisti, al termine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi.
Chi ha vinto il braccio di ferro?
Ha vinto dunque la linea dura del partito? Non proprio. Perché è vero che Melasecche lascia finalmente la poltrona a Palazzo Cesaroni, come chiesto più volte da Caparvi. Ma ottiene la garanzia che sino al termine della legislatura manterrà quella a Palazzo Donini. Impegno confermato nel confronto avuto martedì con la governatrice, al termine del quale Melasecche ha dato la sua disponibilità al mezzo – a posto punto – passo indietro con un messaggio inviato a Salvini. Soluzione che era stata preparata del resto già nel vertice romano della scorsa settimana.
Tesei evita l’effetto domino
A vincere è stata soprattutto Donatella Tesei. Che ha visto riconfermata la sua squadra. Non dovendo dare il via a quell’effetto domino che l’avrebbe portata, una volta rimosso Melasecche, a dover fronteggiare le rivendicazioni di Fratelli d’Italia, che lamenta la sua assenza nell’Esecutivo. Insomma, con Melasecche restano al loro posto anche Michele Fioroni e Paola Agabiti, che godono della piena e diretta fiducia della governatrice.
La Lega riaccoglie il figlio prodigo
A sancire la pace ritrovata, la nota diramata mercoledì pomeriggio dal segretario della Lega Umbria, Virginio Caparvi: “Con Luca Coletto assessore alla sanità ed Enrico Melasecche assessore alle infrastrutture e ai trasporti, abbiamo voluto operare fin dall’inizio delle scelte precise basate sulla competenza, sull’esperienza e sulle capacità”. Il figlio prodigo è tornato a casa ed è stato accolto. “Siamo contenti che l’assessore Enrico Melasecche, in piena unità d’intenti con i vertici nazionali e regionali della Lega Umbria – conclude Caparvi – abbia fatto la scelta fondamentale di privilegiare il buon lavoro fin qui intrapreso e di contribuire a sviluppare in futuro, insieme al partito e alla presidente Tesei, delle proposte per il territorio sulla base degli impegni assunti e dei risultati concreti già ottenuti”.
La batosta elettorale porta consiglio
Aiutata, nel tenere il punto di fronte agli appetiti dei partiti della coalizione, anche dall’esito delle elezioni, che hanno visto la sconfitta del centrodestra e un consistente ridimensionamento della Lega. Il caso Città di Castello, dove i candidati di Lega da una parte e di FdI dall’altra non sono arrivati neanche al ballottaggio, ha rimesso tutti al loro posto. Perché non tira più l’aria del cappotto rifilato al centrosinistra. E allora, meglio non agitarsi troppo.