“Gentile Ministro Salvini, non scomodi solerti funzionari del Ministero dell’Interno(che per altro dovrebbero essere impegnati in ben altri compiti per la sicurezza dei cittadini) per avere dati che il suo governo già possiede in quanto la competenza in materia di edilizia residenziale pubblica è del suo collega Ministro Toninelli e della relativa struttura ministeriale che si occupa di lavori pubblici.
Ma i dati puntuali sulle case popolari in Umbria glieli illustro in dettaglio io“. Inizia così il post con cui, sul proprio profilo Facebook, la governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini risponde al commento del ministro dell’Interno alla notizia dei ricorsi alla Consulta che alcune Regioni stanno presentando contro il decreto sicurezza.
Salvini, dicendosi convinto che il testo normativo da lui voluto avrebbe superato il giudizio di costituzionalità, aveva detto: “Mi sto facendo mandare il dati sul numero di cittadini umbri, piemontesi e toscani che aspettano una casa popolare. Mi fa specie che, invece di dare la casa ai cittadini italiani le Regioni si preoccupino di migranti“.
Dl sicurezza, Salvini: “Voglio sapere quanti umbri aspettano una casa popolare”
Una critica, quella di pensare più agli stranieri che agli umbri in difficoltà economica, che era stata ripresa dagli esponenti umbri della Lega e del Movimento 5 stelle e dal portavoce in Consiglio regionale del centrodestra, Marco Squarta.
Critiche a cui Marini risponde rivolgendosi direttamente al ministro Salvini e partendo proprio dai dati sulle politiche per l’abitazione in Umbria: “La Regione Umbria possiede ben 9000 alloggi di edilizia residenziale pubblica e non temiamo confronti comparativi con altre regioni italiane, raffrontando anche popolazione e fabbisogno. In questi anni di guida regionale le mie giunte hanno contribuito a far accrescere il totale raggiunto di 400 nuovi alloggi ed altri 100 se ne aggiungeranno nel 2019. Dal 2008 il Governo non stanziava risorse per questo settore. Abbiamo dovuto attendere il Governo Renzi per avere la legge di riforma n.80/2014 e lo stanziamento di 321 milioni di euro da parte dei governi Renzi e Gentiloni che hanno assegnato all’Umbria circa 15 milioni di euro“.
“Nel frattempo – prosegue Marini – la Regione ha investito proprie risorse del POR-Fesr per quasi 9 milioni di euro riqualificando dal punto di vista energetico e sismico molto edifici ed alloggi. Abbiamo stanziato ulteriori 2,5 milioni di euro del bilancio regionale per manutenzione straordinaria. Non abbiamo occupazioni abusive degli alloggi grazie alla professionalità e qualità del personale di Ater e la piena efficienza organizzativa. In Umbria non abbiamo mai avuto bisogno di forze di polizia dello stato e. Di prefetti per sgomberare alloggi di edilizia pubblica. Ater inoltre è stata preziosissima nella fase emergenziale del sisma 2016 e ci sta affiancando in molte iniziative pubbliche del patrimonio edilizio regionale. Inoltre ha dato una grande mano nella realizzazione di numerose caserme, stazioni di carabinieri e forze di polizia, da ultimo stiamo definendo un accordo con la Guardia di Finanza supportando le strutture del Governo per dare idonei alloggi agli uomini impegnati nella sicurezza in Umbria“.
Ma la governatrice dell’Umbria, con con questa iniziativa contro il dl sicurezza si pone in prima linea a livello nazionale sul fronte della contrapposizione alle politiche di Salvini, attacca: “Ora però una domanda gliela rivolgo io, gentile ministro: la mia Regione e tutte le Regioni italiane hanno bisogno di continuità nelle politiche per la casa e per l’edilizia residenziale pubblica ed invece nella sua prima legge di bilancio del Suo Governo sono state stanziate euro 0 di risorse per il 2019 (ZERO) ma in compenso le nostre aziende per l’edilizia residenziale pubblica dovranno pagare una aliquota Ires raddoppiata e così noi Umbria passeremo da 800.000 euro del 2018 ad 1,6 milioni di euro del 2019“.
E l’intervento della governatrice Marini rivolto a Salvini termina così: “Gentile Ministro , prima di chiedere a me cosa sto facendo per dare case popolari ai cittadini, si ricordi sempre che gli stanziamenti per questo settore sono di competenza del Governo e lei non solo ha messo zero ma addirittura si prende dall’Umbria 800.000 euro pari ad una ventina di alloggi da ristrutturare…“.