“Un’evasione fiscale in Umbria quantificata in circa quattro miliardi di euro impone alle istituzioni e alle forze sociali la necessità di contribuire in modo determinato a scovare gli evasori, in modo da alleggerire il prelievo per tutti coloro che le tasse le pagano, ad iniziare dai lavoratori dipendenti e dai pensionati”. È quanto afferma l’assessore regionale Stefano Vinti, rilevando come il recente rapporto della Commissione sulla riforma fiscale sull’evasione in Italia confermi, seppure in maniera indiretta, “l’assoluta iniquità sociale della manovra economica in corso di approvazione da parte del Parlamento”.
I dati, dice Vinti, sono “impressionanti: il reddito imponibile evaso è stimato tra un minimo di 255 ed un massimo di 275 miliardi di euro l’anno, il che significa che lo Stato incassa circa 130 miliardi di euro l’anno in meno. La manovra del Governo ammonta a 80 miliardi di euro, a fronte di una evasione più grande di una volta e mezzo! Basterebbero queste cifre – commenta – per indicare chiaramente quale sia la strada da battere per risanare il debito pubblico e non essere sottoposti ai ricatti di quei ‘killer’ in giacca e cravatta che sono gli speculatori finanziari”.
Anche per l’Umbria, sottolinea l’assessore regionale, “il dato è molto interessante. La stima degli esperti è che nella nostra regione si evadano circa 4 miliardi di euro di reddito imponibile all’anno. Calcoli – aggiunge – che non considerano l’evasione dell’Iva, quella contributiva ed assicurativa”.
Per quanto concerne l’evasione contributiva e assicurativa, “lo studio ci dice che il tasso di irregolarità delle unità di lavoro è, in Umbria, dell’11,2 per cento, il tasso di evasione del settore privato è circa del 38 per cento, mentre quello medio nazionale è del 26,4 per cento”.
Manovra finanziaria, Assessore Vinti “In Umbria evasione fiscale da 4 mld euro l’anno”
Gio, 25/08/2011 - 15:41