In vista della riapertura dei parchi pubblici, da lunedì 4 maggio, il Comune di Perugia ha realizzato un video in cui riassume ciò che si potrà fare e cosa sarà reato.
Con l’avvertimento che le aree giochi, tanto attese dai bambini ormai da due mesi chiusi in casa, non potranno ancora essere utilizzate. Il Dpcm non permette infatti una ripresa integrale della fruizione pubblica del verde, ma pone una serie di limitazioni.
Cosa si può fare e cosa no
- Non utilizzare le aree attrezzate per il gioco dei bambini la cui fruizione è espressamente vietata dal DPCM 26 aprile 2020. Allo scopo, il personale comunale provvede giornalmente alla messa in opera di nastro segnaletico bianco/rosso e le aree che li ospitano sono state lasciate volutamente incolte proprio per segnalare che i giochi non devono essere utilizzati;
- Lo svolgimento di attività ludiche o ricreative non è permesso;
- E’ necessario sempre e comunque rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro;
- L’attività sportiva è consentita solo se condotta in modo individuale (solo i minori o le persone non completamente autosufficienti possono essere accompagnati) purché venga rispettata una distanza di sicurezza interpersonale di 2 metri;
- L’attività motoria è consentita solo se condotta in modo individuale (solo i minori o le persone non completamente autosufficienti possono essere accompagnati) purché venga rispettata una distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro.
- Nelle apposite aree e dove non espressamente vietato può essere svolta attività di sgambamento dei cani.
Misure previste per la sicurezza in particolare dei bambini e dei giovani che frequentano le aree verdi, specie in questa delicata fase di progressiva riappropriazione di alcuni elementi di socialità.
Mascherine
Il Comume di Perugia ricorda che “è fortemente raccomandato” in tutti i contatti sociali l’utilizzo delle mascherine e delle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie.
Le multe
Il Comune ricorda che le violazioni delle misure imposte dal Dpcm del 26 aprile 2020 sono passibili di sanzioni da 400 a 3mila euro. E avverte: in caso di violazioni ripetute, l’Amministrazione provvederà alla temporanea chiusura dell’area verde.