Sarà la Fondazione ‘Hallgarten-Franchetti’ Villa Montesca a gestire l’ex Chiesa di Lugnano per finalità culturali e di promozione dei centri storici di Città di Castello. La cerimonia di passaggio si è svolta nei giorni scorsi alla presenza di Amberto Comanducci, in rappresentanza della proprietà Ige Impianti, che ha motivato questo gesto di liberalità, sottolineando come “la chiesa sia stata per lungo tempo nodo centrale della socialità della frazione. Riteniamo che solo un soggetto con finalità di interesse generale possa continuare a valorizzarne caratteristiche architettoniche e spazi. Come azienda abbiamo lavorato molto a Lugnano e ci siamo legati a questo suggestivo borgo, rinato dalle sue fondamenta. Contribuire a rivitalizzarlo è stato un onore. Siamo contenti che la chiesa torni alla gente di qui”.
“Lugnano storicamente ha anticipato le funzioni urbane che poi saranno del capoluogo” ha aggiunto Luca Secondi, sottolineando come “i lavori di ristrutturazione erano una priorità, perché le architetture sono il segno di un passato in cui Lugnano rappresentava per così dire una città e la chiesa era il fulcro simbolico di un ampio contado. Dobbiamo quindi ringraziare la ditta Ige e Amberto Comanducci per la donazione, che ricompone a vantaggio di tutta la comunità lugnanese la mappa dei luoghi pubblici in vista di iniziative e progetti volti a far conoscere questo centro storico periferico ma non minore. Città di Castello è una realtà policentrica e specialmente la zona sud è punteggiata da aggregati di cui l’immagine complessiva del comune può avvantaggiarsi: parlo ad esempio di Badia Petroia, Morra con l’Oratorio di San Crescentino, San Leo Bastia e Volterrano. In questo senso è essenziale l’opera delle Pro loco per riscoprire tradizioni e siti su cui costruire eventi e itinerari turistici”.
“La donazione della Ige ha in primo luogo in valore affettivo per chi è legato al paese” ha detto Francesca Mencagli, presidente della Pro loco di Lugnano, sottolineando “l’impegno che fin da subito caratterizzerà l’associazione per onorare l’atto di grande generosità della Ige con attività per la popolazione”.
Anche Angelo Capecci, presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti, ha spiegato in prospettiva come “la chiesa possa rientrare nei progetti di decentramento delle attività sul territorio, che è una parte essenziale della nostra offerta formativa. Villa Montesca è un luogo prima che un’agenzia e questo aspetto fisico, connaturato all’eredità prevalentemente immateriale dei Baroni, esercita un ruolo e un’influenza nelle forme di trasmissione ed organizzazione del sapere con cui nel tempo di siamo proposti alla comunità scientifica italiana ed europea”.