Da due anni avvenivano ricorrenti le lite furibonde nell'appartamento di via Adriana, a Perugia, dove ieri pomeriggio gli uomini del 113 hanno arrestato un uomo per resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamento in famiglia.
Sono gli stessi condomini ad aver chiamato la polizia, quando hanno cominciato a sentire, per l'ennesima volta, il rumore dei vetri che si infrangevano all'interno dell'appartamento e le grida della donna.
Arrivata sul posto la volante ha sentito distintamente le urla dei due provenire dall'appartamento, con la donna che continuava a urlare e piangere. “Dopo aver bussato e suonato insistentemente, -riferiscono dalla questura- è stata la stessa donna ad aprire la porta. I poliziotti si sono trovati di fronte alla moglie che cercava di minimizzare l’accaduto facendo credere che il marito stesse dormendo, mentre da una rapida occhiata all’interno della casa si vedevano le tracce visibili del violento litigio; vetri rotti e suppellettili in disordine, nonché tracce di una recente assunzione di sostanze stupefacenti”.
La donna, con l'insistenza degli agenti, ha finito per confessare che da due anni subiva questo comportamento minaccioso e violento da parte del marito, che intanto si era disteso sul letto fingendo di dormire. L’uomo, un 50enne di origine umbra, sentendo le accuse della moglie ha iniziato ad inveire verbalmente contro di lei e a scagliarsi fisicamente nei confronti degli agenti, aggredendoli e cercando di colpirli alla testa. I poliziotti sono riusciti alla fine a neutralizzarlo e lo hanno arrestato per resistenza ad un pubblico ufficiale e denunciato per maltrattamenti in famiglia.
A.E., queste le iniziali, era già conosciuto dalle forze di polizia per i suoi numerosi precedenti di polizia e già condannato in particolare per reati contro il patrimonio. Sarà processato domattina per direttissima. (fda)