Altro che…. i quattro moschettieri. Come sospettavano i maligni Enzo Alleori, capogruppo della Rosa nel Pugno, non ha risposto questa mattina all’appello degli altri consiglieri comunali (Vanni Castellana, Patrizia Colangeli e Luciano Lisci) di andare a formalizzare in Comune la nascita del gruppo del Partito Socialista Europeo. “C’è ancora tempo, che fretta avete?” avrebbe detto Alleori ai tre spadaccini. Che non si son scomposti di un millimetro, marciando uniti verso Via Giustolo dove hanno messo nero su bianco di costituire il PSE e nominato capogruppo Patrizia Colangeli. E pensare che, a quanto trapelato, Alleori avrebbe tentato in tutti i modi di portare con sé Castellana. “così siamo due per parte”, lasciando intendere che non c’è ancora alcuna pace nel gruppo socialista spoletino. Alla faccia di d’Artagnan Rometti, il potente segretario regionale, che appena venerdì scorso aveva preferito annunciare il passaggio di Castellana dalla Margherita al Pse nella sezione Conti-Morandi (quella di Alleori) anziché nella storica segreteria ‘Bezzi’. Un gesto distensivo che però, a questo punto, non ha portato alcun risultato. Certo il count-down alla Costituente Socialista è già partito e a breve anche il capogruppo della Rosa nel pugno dovrà prendere una decisione. Intanto i tre socialisti ‘doc’ si preparano a mettere all’angolo l’assessore Gilberto Stella. Nel prossimo consiglio comunale pare che la Colangeli sia intenzionata a chiedere formalmente a Stella se si riconosce nel Pse o nel partito di Alleori. Se l’assessore allo sport dovesse optare per la seconda ipotesi è evidente che si avvierà una crisi nella maggioranza di centro sinistra. Crisi che potrebbe essere superata solo con la nomina di un nuovo assessore indicato dalla terna socialista. Ma perchè il trio politico non ha aspettato il prossimo consiglio comunale per presentare il nuovo Pse? La mossa è stata anticipata dopo la nomina del cda della Vus, dove i comuni dell'area vasta hanno nominato solo esponenti del piddi, lasciando fuori sia lo Sdi, sia il Prc. Ma non solo sono i socialisti ad aver problemi. In queste ore i consiglieri comunali di Magherita e Diesse stanno raccogliendo le firme per costituire in Consiglio Comunale il PD. Ma Carlo Calandri non sembra intenzionato ad accettare l’ingresso nel piddì. Una situazione che non cambierebbe di molto la sua posizione, anzi. Il presidente del Stl potrà infatti continuare a svolgere la sua mission politica sotto la bandiera della Margherita. Diventandone, di fatto, il capogruppo. Per il Pd comunque i giochi sembrano fatti. Con il forfait di Di Marco, l’incarico di capogruppo è di Amedeo Marcelli. Un po’ più complicata la situazione per la segreteria. Sono diversi gli aspiranti. Due su tutti: Fausto Libori da una parte, Dante Andrea Rossi dall’altra. Due nomi che piacciono ad entrambi gli schieramenti. Anche se Rossi deve vedersi da qualche nemico interno alla quercia che gli preferirebbe Andrea Orlandi, divenuto ormai ex segretario dei ds della Flaminia-Valnerina.
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