Il violinista Raffaele Tiseo e Simone Vallerotonda alla tiorba e alla chitarra barocca, tra i migliori specialisti del repertorio barocco guidati dal Maestro concertatore Francesco Massimi al cembalo e all’organo positivo, cultore del repertorio oltre che docente stabile allo “Sperimentale”, saranno i protagonisti di un concerto barocco insieme ai cantanti vincitori del Concorso Europeo di Canto: il soprano Rosaria Fabiana Angotti, il mezzosoprano Chiara Tirotta e il baritono Alec Roupen Avedissian. In programma, musiche di Arcangelo Corelli, Marco Marazzoli, Bernardo Pasquini, Henryero. Purcell, Luigi Rossi, Alessandro Scarlatti, Alessandro Stradella, Anton Francesco Tenaglia, tutti compositori che hanno frequentato la corte di Cristina di Svezia durante la sua permanenza a Roma dal 1655 al 1689. Appuntamento questa sera, 14 ottobre, presso la Sala superiore del Complesso del Chiostro di San Nicolò a Spoleto, alle 20, 30 c0n ingresso libero.
Domani, mercoledì 15 ottobre (ore 17.00) presso la Sala Inferiore del Complesso Monumentale di San Nicolò si terrà l’incontro studio (ad ingresso libero) dedicato al rapporto tra Cristina di Svezia e l’arte. Una interessante giornata in cui tre eminenti esperti tratteranno l’argomento correlato alla passione della regina per le opere d’arte, passione che coltivò acquisendo e commissionando opere di grande interesse. Ne discuteranno Silvia Danesi Squarzina, Professore Ordinario Emerito presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza – Università di Roma con un intervento dal titolo “Cristina di Svezia e la sua collezione”, Adriano Prosperi, Professore Ordinario Emerito presso la Classe di Lettere, della Scuola Normale Superiore di Pisa con l’intervento “Cristina di Svezia, le contraddizioni di un grande personaggio” e Giovanna Sapori, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Studi Umanistici, dell’Università degli Studi Roma Tre con “Collezionismo e circolazione delle opere d’arte. Gli arazzi di Cristina di Svezia da Roma a Spoleto”. Questo ultimo intervento analizzerà gli arazzi acquistati dal Comune di Spoleto negli anni Trenta che per vari anni hanno adornato la sala del Consiglio Comunale.
