Voci, idee, progetti e sperimentazioni non si fermano al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” ma, nate sui palcoscenici della città e dell’Umbria, poi si evolvono come è naturale che sia attraverso un percorso artistico e altri palcoscenici. E’ il caso del fortunato debutto al Teatro alla Scala di Milano del giovane soprano Chiara Isotton (l’apprezzata Tosca nell’omonima opera andata in scena nella Stagione Lirica di Spoleto e dell’Umbria nell’autunno del 2013). Chiara Isotton vince il Concorso del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” nel marzo del 2013, frequenta il “Corso di Avviamento al Debutto” e debutta a Spoleto nel ruolo principale di Tosca ottenendo un grande successo. Il Teatro alla Scala la adocchia, ne apprezza le potenzialità e il valore artistico e la acquisisce. E domenica scorsa, 15 febbraio, Chiara Isotton ha debuttato nel ruolo della Sacerdotessa nell’Aida diretta da Zubin Mehta nel nuovo allestimento curato registicamente da Peter Stein guadagnandosi, pur non affrontando ancora il ruolo principale, un’”ottima” sulle pagine del primo quotidiano nazionale. Una bella soddisfazione anche perché l’estensore dell’articolo, il celebre critico Paolo Isotta, è sempre parco negli aggettivi.
Un bel successo e, come ci scrive Chiara Isotton, “la realizzazione di un sogno”. E anche grazie allo Sperimentale di Spoleto molti sogni si sono realizzati per i molti giovani artisti passati prima a Spoleto. Sogni e conferme che annualmente il Teatro Lirico Sperimentale ottiene, come il successo di Maria Agresta e Simone Piazzola in Simon Boccanegra al Teatro La Fenice di Venezia nelle scorse settimane, e come la stessa interpretazione dell’ormai star internazionale Maria Agresta (l’ottima Mimi al Teatro Nuovo di Spoleto pochi anni fa) sempre a La Fenice per il Concerto di Capodanno, fresca vincitrice del Premio Abbiati e dell’Oscar della Lirica Internazionale.
Ma oltre alle voci, lo Sperimentale di Spoleto “esporta” anche idee, elaborazioni, progetti, come nel caso del Don Pasquale di Donizetti, pensato e allestito nel 2003 a Spoleto (e poi presentato nelle maggiori città dell’Umbria), che domani, mercoledì 18 febbraio, viene presentato nel nuovo riallestimento dimensionato per il palco del Teatro Comunale a Bologna sempre per la regia di Gianni Marras e i bozzetti di Davide Amidei, ora entrambi rispettivamente regista e scenografo affermati. Ma in questi giorni, oltre alla ripresa de Il Giocatore a Ravenna da parte del Teatro delle Albe, il debutto di Chiara Isotton a Milano e la prima del Don Pasquale a Bologna, altri due “cadetti” dello Sperimentale si sono fatti onore a Firenze al Maggio Musicale in occasione del Requiem verdiano in ricordo di Claudio Abbado. Diretti dal Maestro Gatti, hanno svettato il basso Riccardo Zanellato e il mezzosoprano Veronica Simeoni.
Il prossimo anno, nel 2016, il Teatro Lirico Sperimentale affronterà la settantesima stagione. Si spera di riuscire nella realizzazione di un concerto celebrativo richiamando recenti ma affermati e bravi vincitori. Questo si vocifera negli uffici dello Sperimentale. Ci sono ancora dubbi vista la penuria di sostegni e sponsorizzazioni private che si riducono a solo qualche intervento di “illuminati”. Intorno il buio pesto, anzi pestissimo.
