L'intervista di oggi vede come protagonista il capitano della Liomatic Perugia Basket alla quarta stagione in maglia bianco-rossa e Perugino DOC: Simone Bonamente.
Sei all'ennesima stagione con i bianco rossi, hai vissuto molte promozioni ed importanti successi personali. Come ricordi gli anni passati?
In questi anni mi sono goduto tutta la scalata della squadra, dalla serie C alla A. Mi ricordo che quando abbiamo iniziato eravamo praticamente il gruppo storico del Perugia Basket, tutti perugini, io venivo da altre realtà cestistiche e sono stato contento di essere stato richiamato all'ovile. Ogni promozione è stata una sfida importante e ciascuna per me ha un bellissimo ricordo ma non posso che mettere in testa alla classifica quella che ci ha portato nella massima serie del campionato dilettanti. Arrivarci per me è stato come realizzare un sogno, alla mia età la A dilettanti sembrava quasi irraggiungibile, conquistarla nella mia città è stato straordinario, per di più guadagnandomela giocando. Per questo ringrazio la società che ogni anno mi ha dato fiducia confermandomi, per me è stata una grande opportunità, ho cercato di farmi trovare sempre pronto.
Nella stagione trascorsa hai ricevuto anche alcuni riconoscimenti dalla carta stampata, sei stato tra i rookie di metà e fine campionato.
E' vero, ancora conservo l'articolo di superbasket, per me è stata una gioia immensa e mi ha ripagato del lavoro svolto fino ad oggi. Alla mia età, anzi preferisco definirmi un giocatore esperto piuttosto che anziano, è curioso vedere il proprio nome in questa categoria, ma ormai sono ricordi e per me è importante confermare questo riconoscimento anche durante la stagione in corso.
Cosa pensi di come si sta comportando la squadra in campionato?
Già da questa estate, quando abbiamo cominciato ad allenarci, vedendo i nuovi innesti e le conferme, ero dell'opinione che avremmo potuto fare bene , essere primi con una sola sconfitta sinceramente è meglio di quanto pensassi. Tutto l'ambiente, staff tecnico e società, consente di dare il massimo e di potersi esprimere al meglio, i giocatori che sono stati inseriti in organico lo sanno ed hanno scelto Perugia per questo motivo, i risultati in campo confermano il clima sereno e la solidità del progetto Perugia Basket.
Domenica non hai giocato poiché uscivi da un'influenza che ti ha tenuto fermo tutta la settima scorsa, come hai visto i compagni in campo?
Per me è stata una prima volta, infatti non mi era mai capitato di vedere la mia squadra dalle tribune e devo dire che ho provato una strana sensazione. La squadra mi ha fatto un'ottima impressione, siamo stati tosti e siamo riusciti a sopperire alle assenze già note, mia e di Poltroneri, e quella di Pazzi infortunatosi nei primi minuti. Abbiamo tirato fuori la grinta e ci siamo conquistati i due punti rabbiosamente, praticando comunque un buon basket dal punto di vista tattico, merito della squadra e di Coach Paolini che riesce sempre a tirare fuori il meglio di ognuno di noi in qualsiasi situazione. Per quanto riguarda la mia assenza ho ripreso questa settimana ad allenarmi e spero di tornare al 100% per il match di sabato.
La decima giornata vi vede infatti ospiti di Trento, squadra che sta avendo ottimi risultati e soprattutto ritroverete l'ex allenatore Buscaglia.
E' una partita molto particolare, per noi e per Buscaglia, in due anni ha ottenuto grandissimi risultati e ci ha aiutato a migliorare, sicuramente ci sono ottimi ricordi da entrambe le parti, stima reciproca ed affetto. Anche su Trento la sua mano si vede, sono una formazione che ha vinto molte partite nelle battute finali, questo è sintomo di concentrazione e preparazione atletica, guardando la media inglese si nota che hanno fatto un cammino molto simile al nostro, nonostante abbiano due punti in meno in classifica. Quella di sabato è una trasferta molto importante, vincere significherebbe per noi riuscire a prendere un piccolo margine sulle concorrenti, la sconfitta invece rimescolerebbe un po' le carte. Speriamo che anche Pazzi possa essere dei nostri, di certo lui non vorrà mancare e farà di tutto per essere in campo, ma nessuno deve dimostrare niente, entrambe le squadre vogliono fare bene, tenendo ben presente che il campionato è ancora lungo e ci sarà da lottare fino all'ultima partita.
