Con 6 voti favorevoli (Brega, Chiacchieroni, Leonelli, Smacchi – Pd, Rometti-Socialisti, Ricci (misto-Rp/Ic) e due astenuti (Liberati-M5S, Fiorini-Lega) la Seconda Commissione ha dato il via libera al disegno di legge regionale, predisposto dalla Giunta che detta norme per ricostruzione post sisma 2016. Approvato con voto unanime un emendamento in cui si stabilisce che tutte le procedure, gli interventi e gli adempimenti che pone il disegno di legge in deroga anche alle norme della legge regionale ‘1/2015’ (Testo unico dell’urbanistica) devono trovare un avvio nei prossimi 5 anni. Approvato all’unanimità un ordine del giorno, da presentare in Aula, per il miglioramento dei collegamenti in Valnerina.
“In pochissime settimane – ha detto il presidente Eros Brega – siamo riusciti a licenziare un atto di straordinaria importanza per la ricostruzione di un territorio che rappresenta un importantissimo volano per tutta l’economia regionale. Un ringraziamento per il lavoro svolto va agli uffici giuridici e legislativi dell’Assemblea legislativa e della Giunta che hanno lavorato insieme nella stesura definitiva del testo. Mi preme però sottolineare la partecipazione responsabile di tutti i commissari che ha permesso di arrivare in tempi brevissimi all’approvazione di questo importantissimo senza alcun voto contrario da parte dell’opposizione, anzi con quello favorevole di Ricci e l’astensione di Liberati e Fiorini. Nell’articolato sono state recepite moltissime proposte emerse nella fase partecipativa da parte dei numerosi soggetti interessati, che ringrazio per il loro fattivo contributo”.
Nella riunione di oggi sono stati esaminati gli ultimi due Titoli, dei dieci previsti nel testo legislativo. Oltre all’approvazione di alcuni emendamenti sostanzialmente tecnici, molti dei quali relativi al recepimento di proposte emerse nel corso delle audizioni dei soggetti interessati, propedeutiche alla successiva analisi del testo, sono stati approvati altri emendamenti firmati in modo bipartisan, che riguardano, la semplificazione dell’articolata disciplina legata alla promozione della qualità del paesaggio e dell’ambiente, con riferimento alle misure di corretto inserimento paesaggistico nei territori esterni ai beni paesaggistici, rinviando per gli aspetti più tecnici ad una deliberazione di Giunta regionale e richiamando comunque il rispetto del Codice del beni culturali e del paesaggio.
È stato infine previsto un ulteriore articolo a chiusura del testo legislativo, votato all’unanimità, nel quale si evidenzia che le disposizioni contenute nella prima parte della legge hanno natura di normativa speciale destinata a fronteggiare le conseguenze del sisma in questione, ed hanno quindi una efficacia circoscritta nel tempo. In sostanza, tutte le procedure, gli interventi e gli adempimenti che pone il ddl in deroga anche alle norme della legge regionale ‘1/2015’ (Testo unico Governo del territorio e materie correlate) devono pertanto trovare un avvio nei prossimi 5 anni.
Al termine della seduta è stato redatto un ordine del giorno bipartisan, firmato da Chiacchieroni(Pd), Ricci (Misto-Rp/Ic), Rometti (socialisti), Morroni (FI), Fiorini (Lega) e Liberati (M5S) che verrà presentato in Aula e che mira all’inserimento nel Disegno di legge in questione di una specifica modifica del Piano regionale dei trasporti che preveda “il miglioramento dei collegamenti in Valnerina, in particolar modo lo svincolo per Cascia, il collegamento con la ‘Foligno – Civitanova’ via Sellano all’altezza di Scopoli e tutti gli altri interventi volti a favorire il raggiungimento dei territori della Valnerina, indicati dagli Enti locali, dall’Assemblea legislativa e dai soggetti interessati”.
A margine della riunione, Claudio Ricci (Misto-Rp/Ic) ha motivato il suo voto positivo sottolineando che “si tratta di una legge che mira alla semplificazione, alla riduzione dei tempi di rilascio delle autorizzazioni urbanistiche, alla velocizzazione degli appalti pubblici oltre che ad un adeguato sviluppo attraverso il ‘Master plan’. un’ampia attenzione è stata posta alle tecniche e modalità normative per coniugare ricostruzione veloce ed integrata con lo sviluppo e con la qualità architettonica ed urbanistica”.
Andrea Liberati (M5S) ha auspicato invece “di poter intervenire con dei correttivi in Aula. Così si rischia di complicare ulteriormente un tema già molto problematico. Del resto i rappresentanti delle professioni, degli Ordini, delle imprese, hanno ribadito le proprie critiche, contestando ampi brani della legge”. “Il Centro Italia, l’Appennino, il suo patrimonio edilizio, il suo antico e profondo valore umano, culturale e sociale – aggiunge Liberati -, meritano un’attenzione diversa: soltanto un intervento legislativo organico nazionale potrà offrire certezza del diritto dopo simili catastrofi, restituendo maggiore tranquillità ai residenti, dando sicurezza a tecnici, costruttori, operatori, così determinando risorse e tempi certi”.
Criticità vengono rilevate anche da Sergio De Vincenzi (gruppo misto-Umbria next), che tra le altre cose contesta la scelta di legare la ricostruzione post sisma ai servizi informativi in sanità.
Gianfranco Chiacchieroni (Pd) si è detto convinto che “questa legge darà un forte impulso alla ricostruzione attraverso tutti i necessari ed utili strumenti legislativi. Fatto importante è quello che la fase della ricostruzione, soprattutto rispetto alle opere pubbliche, viene concentrata a livello regionale e non solo delegata al Governo centrale. Tutto ciò è importantissimo per accelerare gli interventi”.