La protesta non si arresta. Dopo la notizia del rinvio della legge contro l’omofobia a causa di un vizio procedurale, l’Omphalos non ci sta. “Eravamo presenti in piazza e in aula – spiegano dall’Omphalos – per protestare contro l’ennesimo rinvio della discussione sulla legge regionale contro l’omofobia e la transfobia, presentata in consiglio ormai più di 10 anni fa. All’arrivo degli attivisti e delle attiviste di Omphalos e delle tante altre associazioni che si sono mobilitate, la seduta è stata sospesa e la Presidente Porzi ha ricevuto i manifestanti nella sala della partecipazione”.
Un incontro che, però, non sembra aver avuto l’effetto sperato. “Non ci riteniamo soddisfatti dalle spiegazioni della presidente Porzi, e abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà a questo nuovo rinvio. Continuiamo a non credere che dopo 10 anni una legge così importante possa essere bloccata per un errore burocratico. Questa legge sta collezionando troppi primati in negativo.”. E ancora: “Alla ripresa della seduta e dopo una riunione di maggioranza, la Presidente Porzi si è presa un impegno pubblico in aula di convocare un consiglio straordinario da tenersi la settimana prossima per discutere e votare la legge contro l’omofobia e la transfobia. Omphalos considera l’impegno della Presidente Porzi e della maggioranza non sufficiente e continuerà a protestare fin quando la legge non verrà discussa e votata. Saremo in aula la settimana prossima e le settimane a venire se la maggioranza continuerà a non rispettare i propri impegni, presi prima di tutto con gli elettori e le elettrici di questa regione”. L’appuntamento è per la prossima settimana.