Le lettere tra Umberto Saba e Vittorio Sereni. Otto anni di corrispondenza in "Il Cerchio Imperfetto" - Tuttoggi.info

Le lettere tra Umberto Saba e Vittorio Sereni. Otto anni di corrispondenza in “Il Cerchio Imperfetto”

Redazione

Le lettere tra Umberto Saba e Vittorio Sereni. Otto anni di corrispondenza in “Il Cerchio Imperfetto”

Dom, 11/11/2012 - 17:11

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Simona Trentini

E’ stato presentato venerdi 09 novembre alle 18.30 presso il caffè letterario della Rocca Paolina a Perugia, il carteggio vincitore della prima sezione del “Premio Letterario Nazionale Vittoria Aganoor Pompilj” (ricordiamo che questa sezione del premio, giunto alla sua XIII edizione, è riservata ad opere in lingua italiana che trattino carteggi e/o corrispondenze epistolari di personaggi eminenti in ambito sociale ).
Il carteggio si intitola “Umberto Saba,Vittorio Sereni. Il cerchio imperfetto. Lettere 1946-1954” e come molti ricorderanno, fu ufficialmente premiato lo scorso 09 settembre, nel giardino di Villa Aganoor Pompilj, situata nel piccolo borgo di Monte del Lago nel Comune di Magione.
La presentazione è avvenuta all’interno della manifestazione Umbrialibri 2012 e si è aperta con la lettura di alcuni pezzi da parte di Maria Pia Cricco, accompagnata alla chitarra da Mirco Bonucci.
La curatrice dell’opera, Cecilia Gibellini con la collaborazione del direttore delle biblioteche del Comune di Perugia, Maurizio Tarantino, ha ripercorso nella seconda parte dell’appuntamento, per tutti i presenti e attraverso un narrato emotivamente coinvolgente, un periodo poco noto della vita dei due poeti.
Le 58 lettere contenute nel libro – in prevalenze quelle di Saba – coprono una durata di 8 anni che sono proprio gli ultimi anni di vita del poeta.
Tutta la corrispondenza è molto ricca di questioni letterarie, storiche e politiche, in un momento molto significativo del ‘900; erano gli anni del dopoguerra e si andava formando uno Stato Italiano completamente nuovo.
Naturalmente nel loro scambio epistolare, i due amici affrontavano anche aspetti privati e di vita quotidiana dai quali si comprende il grande affetto che li univa, nonostante la considerevole differenza di età (30 anni). “Due personalità complementari” dice la Gibellini durante il suo viaggio nella vita privata dei due uomini: Sereni è il poeta di ghiaccio – Saba il poeta della calda vita.
I primi due anni epistolari rappresentano quello che Cecilia Gibellini definisce il colloquio tra il maestro (Saba) e il discepolo ( Sereni); dopo il ‘48 il rapporto tra i due cambia ed è soprattutto Saba a scrivere a Sereni- il dialogo tra i due diventa quello tra un vecchio malato e un giovane – Saba descrive in quest’ultimo periodo della sua vita “gli abissi della nevrosi in cui era caduto”.
L’evento è stato organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Magione – presente all’incontro infatti anche l’assessore Giacomo Chiodini – in collaborazione con la Biblioteca Comunale e con l’associazione culturale “La Valigia Blu”.

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