Lavoratori "K4Up" Terni in stato di agitazione / Ciocci "Atteggiamento incomprensibile" - Tuttoggi.info

Lavoratori “K4Up” Terni in stato di agitazione / Ciocci “Atteggiamento incomprensibile”

Luca Biribanti

Lavoratori “K4Up” Terni in stato di agitazione / Ciocci “Atteggiamento incomprensibile”

Sindacati e lavoratori "DIpendenti licenziati in tronco"
Mar, 03/03/2015 - 15:28

Condividi su:


di Giulia Argenti e Luca Biribanti

Non è bastato l’atto di indirizzo approvato all’unanimità nel consiglio comunale di ieri per placare gli animi dei lavoratori “Key4up”, in sciopero dalla scorsa settimana per presunti licenziamenti di alcuni dipendenti e il mancato pagamento di parte degli stipendi per alcuni di loro.

Questa mattina i dipendenti dell’azienda si sono ritrovati fuori la sede di Via Bramante per continuare il presidio, sostenuto dalle 3 principali sigle sindacali.

Siamo andati a parlare con i vertici dell’azienda per avere un quadro della situazione più chiaro; ecco quello che ci ha detto Fabrizio Ciocci, direttore generale: “Sinceramente devo ancora capire il motivo dello sciopero, visto che, ad oggi, non c’è stato nessun licenziamento, ma soltanto la sospensione di alcuni contratti per il cambio di una committenza che avremmo comunque provveduto a sostituire in pochi giorni. Abbiamo agito attraverso i sindacati e, probabilmente, c’è stato un difetto di comunicazione tra essi e gli stessi lavoratori. Per quanto riguarda la metà dello stipendio mancante – continua Ciocci – abbiamo versato quello che intanto era nelle casse dell’azienda, visto che il mio primo pensiero è quello di pagare i miei dipendenti, e avremmo provveduto in tempi brevi a pagare quanto dovuto. La nostra è un’azienda in salute, tanto che finora non abbiamo mai tardato di un giorno il pagamento degli stipendi. Questo atteggiamento mette a rischio la credibilità dell’azienda stessa e la possibilità di ottenere nuove commesse. Avevo anche invitato i rappresentanti sindacali – conclude il direttore generale – a sedersi in modo civile per discutere la questione, ma si sono rifiutati. Questo non è un atteggiamento responsabile e mette a rischio la salute dell’azienda”.

I rappresentanti dei sindacati di categoria di Cgl, Cisl e Uil, dal canto loro contestano quanto dichiarato dall’azienda: “Quello che chiediamo prima di tutto è un incontro alla presenza delle committenze dato che le aziende si sono rivelate inattendibili e hanno sempre preso provvedimenti in modo unilaterale. Il call center è classificato terzo a livello nazionale, il che vuol dire che nonostante le vessazioni e la drammatica situazione contributiva i lavoratori continuano a svolgere produttivamente il loro lavoro. In un momento di crisi come quello attuale che coinvolge anche un sito importante come le Acciaierie di Terni, questo call center potrebbe essere un importante opportunità di impiego per la città, di qui l’urgenza di una discussione sulle effettive condizioni dell’attività e sulle prospettive possibili alla presenza delle committenze”.

Tangibile è lo stato di agitazione ed esasperazione che serpeggia tra i dipendenti: “Vogliamo soltanto difendere il nostro posto di lavoro, alcuni di noi volevano andare a parlare con i dirigenti dell’azienda, ma sarebbe del tutto inutile a questo punto, siamo stanchi delle chiacchiere, vogliamo i fatti. Siamo stati assunti con contratto di collaborazione a progetto e senza contributi, il che vuol dire che se perdessimo il nostro impiego ci ritroveremmo senza niente” racconta una di loro, “una mattina sono stata chiamata in ufficio insieme ad alcuni colleghi, ci è stato detto che i nostri contratti sarebbero stati sospesi per mancanza di commesse, che dunque potevamo considerarci in vacanza e che in seguito solo alcuni di noi sarebbero stati richiamati”. “In pratica siamo stati congedati a voce” rivela un’altra.

Intanto, proprio in questi minuti, in Comune si è formata una commissione che avrà il compito di intervenire sulla vicenda. A livello politico ecco invece la posizione della Lega Nord Terni: “I lavoratori della K4UP e Overing di Terni, aziende di call center che si sono sempre distinte a livello nazionale per la professionalità e diligenza degli operatori e per i risultati produttivi, da venerdì 27 febbraio, sono in sciopero ad oltranza. I suddetti lavoratori, prevalentemente di sesso femminile, protestano per la mancata corresponsione della mensilità di gennaio, di cui hanno percepito solo la metà e per il licenziamento di 20 unità lavorative a causa della cessazione dell’attività di Overing da domenica 1 marzo.

Si tratta di lavoratori per i quali, viste le difficili condizioni economiche in cui versa la nostra città, sarà difficile trovare una nuova collocazione lavorativa e che, stante la natura del contratto a progetto che li lega all’azienda presso cui sono impiegati, non usufruiranno nè di liquidazione nè di ammortizzatori sociali. La Lega Nord Terni tramite il suo referente provinciale Emanuele Fiorini, esprime la propria preoccupazione per questa vicenda e la propria vicinanza, solidarietà ed impegno attivo per i lavoratori dei due call center che sono in sciopero ad oltranza e che nutrono una profonda preoccupazione per il proprio futuro lavorativo. Si tratta di persone, soprattutto donne, che pur di riuscire a portare a casa il loro stipendio si sono viste costrette ad accettare poco chiare condizioni contrattuali e ancor più ambigue, anzi, inesistenti tutele previdenziali. Auspichiamo che nei prossimi giorni la dirigenza aziendale in questione faccia chiarezza in ordine alle proprie reali intenzioni riguardo al futuro dei lavoratori impiegati presso il call center e sollecitiamo anche un intervento tempestivo da parte delle nostre istituzioni locali ed i sindacati. Terni, sta lentamente morendo. E’ necessario un intervento tempestivo ed incisivo per fare in modo che la nostra città non sprofondi nel baratro”.

© Riproduzione riservata

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_terni

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!