(Carlo Ceraso) – Da domani resteranno a casa. E’ il destino che accomuna alcuni dipendenti dell’azienda Mastro Raphael, leader nel settore tessile di qualità, che ieri l’altro hanno ricevuto l’amara raccomandata. A rendere nota la situazione è stato un (ormai ex) dipendente che in una lettera alle redazioni parla di “10 dipendenti licenziati” su un organico di 45 lavoratori e denuncia di “esser stati abbandonati da quasi tutti i sindacati e da tutte le istituzioni”. Contattata da TO® la proprietà smentisce le cifre: “il periodo di crisi che attanaglia il settore ci ha visto purtroppo costretti, dopo aver attivato ogni ammortizzatore sociale possibile, a licenziare 7 dipendenti”. Una decisione che l’azienda di Santo Chiodo ha condiviso con il sindacato e che è stata votata a grande maggioranza nel corso di una assemblea dei lavoratori. A quanto è dato sapere si tratterebbe di personale prossimo ormai alla quiescenza.
Nubi su NPP – è cominciato in anticipo l’autunno caldo a Spoleto. La crisi finanziaria che attanaglia la Ims (con gli operai in attesa di ricevere lo stipendio dal mese di luglio – clicca qui) e il Gruppo Novelli (qui le due ultime mensilità sono state pagate al 60% agli operai, al 50% agli impiegati – clicca) sta interessando anche la Nuova Panetto & Petrelli, la storica azienda tipografica rilevata lo scorso febbraio dall’imprenditore ternano Bruno Buccetti al termine dell’ennesimo seggio d’asta per il fallimento della Team 2000 che deteneva il pacchetto di maggioranza (80,73%) dello stabilimento di viale Martiri della Resistenza. detenuto dalla fallita. Se lo aggiudicò per 420mila euro. Nel curriculum del geometra Buccetti non c’era il benchè minimo riferimento ad una qualche esperienza tipografica, ma solo nel settore edile (è titolare della Edilduemila Costruzioni e presidente Cna Costruzioni), il che sollevò più di un dubbio sul suo ingresso alimentando lo spettro di una speculazione edilizia sull’area. La situazione attuale, a quanto trapela, è che i dipendenti non hanno ancora percepito lo stipendio di agosto mentre sul fronte delle commesse il nuovo proprietario avrebbe portato ben poco (si mormora di 1 commessa di lavoro).
Le sentinelle – chi non aveva alcuna perplessità sull'operazione era uno dei soci di minoranza, la Spoleto Credito e Servizi del presidentissimo Giovannino Antonini e del segretario Leodino Galli i quali, alla notizia dell’aggiudicazione dell’incanto, si sbrigarono a emettere un comunicato a dir poco entusiastico. Rileggiamolo: “SCS saluta con soddisfazione l'ingresso nella compagine societaria di un importante imprenditore umbro che saprà dare nuovo impulso all'attività produttiva…..da sempre il ruolo della SCS è quello di percettore dell'andamento economico delle aziende del territorio, nostra cura è essere sentinelle accorte dell'andamento delle imprese rispetto al mercato “, scriveva Antonini seguito a ruota dal fedele Galli che siede anche nel board di NPP: “Il risultato ottenuto è frutto di un intenso lavoro della governance della Nuova Panetto & Petrelli, ma anche e soprattutto di SCS che non ha mai abbandonato l'idea di contribuire a rilanciare l'azienda, favorendo al massimo la nascita di un nuovo piano industriale per il rilancio dell'attività“. Parole che ora pesano come un macigno.
Aggiornato alle 10.20
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