La questione Largo Mezzetti è stata sollevata più volte poiché lo spazio polifunzionale giaceva ormai in uno stato di abbandono pressoché totale
A seguito di una petizione che ha coinvolto numerosi cittadini del quartiere san Giovanni, supportati dai consiglierei Filipponi e De Angelis, sono iniziati alcuni interventi di riqualifica di Largo Mezzetti.
La partenza degli interventi di riqualifica riguardano al momento soprattutto i giochi, sostituiti e migliorati ma, come specificato dalla vicesindaco Salvati. Ma si tratta solo della prima fase.
In risposta all’interrogazione portata avanti dai consiglieri De Angelis e Filipponi, che chiedevano di inserire l’area di Largo Mezzetti nella determina 1175/2021 (programma di manutenzione straordinaria per la riqualifica degli spazi nelle periferie), Salvati ha parlato di un “lavoro molto interessante” in programma per l’area in questione.
“Con il bando di rigenerazione urbana che, grazie ai fondi PNRR, ha assegnato al Comune di Terni circa 2 milioni di euro, abbiamo previsto un progetto che abbiamo chiamato di Play Ground, per la riqualificazione di tutte le aree periferiche”. Ha spiegato la Salvati in seduta di consiglio.
“Il primo progetto che stiamo analizzando è proprio quello relativo a Largo Mezzetti. Nel frattempo siamo intervenuti sui giochi, molti dei quali inutilizzabili”.
La petizione dei cittadini
La questione Largo Mezzetti è stata sollevata più volte nel corso dell’ultimo anno, poiché lo spazio polifunzionale giaceva ormai in uno stato di degrado e abbandono pressoché totale, tanto da spingere i residenti a chiedere tramite petizione la manutenzione e la messa in sicurezza dell’area.
Non si parla solo di giochi rotti e inutilizzabili (in un’area creata e destinata ai bambini), ma anche la presenza nella parte dello spazio sportivo di strutture malridotte e pericolose, con le reti in parte divelte e che presentano chiodi e fili di ferro sporgenti, i canestri semidistrutti o parti metalliche sporgenti dal terreno.
Una situazione sulla quale si è cominciato ad intervenire nonostante gli atteggiamenti pericolosi e incuranti del bene pubblico di alcuni gruppi di adolescenti della zona. Atteggiamenti che, spiega Salvati, le vengono spesso riportati anche con prove fotografiche e che risultano sul lungo tempo scoraggianti.