LA REGIONE APPROVA LA PROPOSTA DI LEGGE SUGLI " ACQUISTI VERDI" - Tuttoggi.info

LA REGIONE APPROVA LA PROPOSTA DI LEGGE SUGLI ” ACQUISTI VERDI”

Redazione

LA REGIONE APPROVA LA PROPOSTA DI LEGGE SUGLI ” ACQUISTI VERDI”

Mar, 02/12/2008 - 13:50

Condividi su:


L'Assemblea di Palazzo Cesaroni ha approvato, con 18 voti favorevoli e 10 no da parte dei rappresentanti dell'opposizione di centrodestra, la proposta di legge sugli “acquisti verdi” della Pubblica amministrazione, presentata dal consigliere Oliviero Dottorini e mirata ad “adottare la politica comunitaria del “Green public procurement” (acquisti verdi della pubblica amministrazione) come sistema di orientamento dei consumi pubblici verso beni e servizi ambientalmente preferibili, che comportino un vantaggio economico per l'amministrazione pubblica, tenendo conto dei costi sostenuti lungo l'intero ciclo di utilizzo del prodotto o del servizio”.

La discussione del documento, avviata nella scorsa seduta del Consiglio, era partita con l'illustrazione del consigliere OLIVIERO DOTTORINI (Verdi e civici): “Le motivazioni che ispirano la proposta di legge sono sia di carattere generale che legate a considerazioni specifiche. In primo luogo, derivano dalla presa d'atto che la società in cui viviamo dipende sempre di più dai flussi di materia ed energia che alimentano il processo economico e, attraverso questo, il tenore di vita degli abitanti della Terra. È quindi necessario ridurre la nostra impronta ecologica, rivedendo i modi di produzione e di consumo, coinvolgendo i soggetti che rappresentano il motore di questo indispensabile processo di riconversione ecologica: le imprese, l'economia civile, i consumatori, il mondo della ricerca, la scuola, i cittadini e le istituzioni. Il secondo ordine di motivazioni riguarda proprio il ruolo delle istituzioni che, quando agiscono come consumatori acquistando beni o servizi, hanno il compito di 'dare il buon esempio' orientando in senso ecologico tutte le proprie attività, considerando che una parte sempre più rilevante degli impatti ambientali può essere ridotta orientando la qualità ambientale dei prodotti (e dei servizi) consumati.Questa legge punta a collocare l'Umbria tra le Regioni più avanzate, insieme alla Puglia, creando le condizioni perché possa dare il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi nazionali in materia di sostenibilità ambientale”.

ALFREDO SANTI (FI – Pdl), relatore di minoranza, aveva annunciato il voto contrario del suo gruppo: “si tratta di un tema di grande importanza che deve coinvolgere, oltre ai cittadini, tutti coloro che operano all'interno delle istituzioni. È senz'altro condivisibile il principio secondo cui il buon esempio deve venire dalle istituzioni, però questo provvedimento sembra un contributo di immagine più che una vera soluzione. Dobbiamo discutere il nuovo Piano rifiuti mentre invece non abbiamo ancora applicato quello vecchio: gli obiettivi della raccolta differenziata sono ancora molto lontani e i previsti camini di incenerimento non sono stati attivati. Sarebbe dunque più importante e opportuno discutere di questioni più urgenti e importanti, come appunto il Piano rifiuti. Inoltre gli investimenti richiesti dalla legge, in un momento di crisi economica come questo, non sarebbero sostenibili e renderebbero la legge inapplicabile”.

Per ARMANDO FRONDUTI (Fi – Pdl) le misure previste dalla proposta di legge “sono già contenute nel Patto per lo sviluppo” e che “i 20 mila euro previsti servirebbero solo a finanziare una campagna di sensibilizzazione. Questa legge non contiene una proposta concreta e applicabile e quindi appare inutile”.

Mentre per LAMBERTO BOTTINI (Assessore all'ambiente) “gli obiettivi della riduzione dei rifiuti e dello sviluppo sostenibile possono essere raggiunti attraverso una serie di piccoli ma importanti interventi, uno dei quali è quello di cui stiamo discutendo. Non sempre sono necessari stanziamenti ingenti: in questo caso si tratta di indirizzare gli acquisti di beni e servizi verso prodotti e servizi verdi e ambientalmente sostenibili, senza la necessità di particolari finanziamenti”.

Contrario alla nuova legge si è detto ALDO TRACCHEGIANI (La Destra), secondo cui “si è voluto speculare su una certa situazione in un momento in cui c'è una grave crisi. Investire in acquisti ecologici in questo momento è solo un sistema per buttare soldi pubblici. Si tratta di una procedura di facciata che non risolve i problemi, quando invece si dovrebbe ragionare di raccolta differenziata e Piano rifiuti”.

ACUISTI VERDI NELLA P.A., LA SCHEDA:

La proposta di legge mira a ridurre: l'impatto ambientale di prodotti e servizi utilizzati dalle amministrazioni pubbliche; il consumo di risorse naturali non rinnovabili; la produzione di rifiuti, incentivazione e utilizzo di materiali recuperati o riciclati post-consumo; i rischi ambientali, mediante la progressiva limitazione, sostituzione o eliminazione dell'acquisto di prodotti tossici, pericolosi o di difficile smaltimento o comunque a significativo impatto ambientale. Verrà invece agevolata la diffusione di tecnologie e tecniche eco-compatibili, di sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale e sistemi pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti e la promozione a livello regionale e locale di attività d'informazione e sensibilizzazione alla problematica degli acquisti ecologici, di modelli di consumo più responsabili nei confronti dell'ambiente da parte dei soggetti pubblici, delle imprese e dei cittadini. La Regione, le Province, i Comuni con popolazione residente non inferiore a 5 mila abitanti, le società a capitale prevalentemente pubblico da essi partecipati, i concessionari di pubblici servizi, nonché agli altri enti, istituti e aziende dipendenti o soggette alla vigilanza degli stessi, che operano nel territorio regionale saranno vincolati all'approvazione di un Piano d'azione di durata triennale finalizzato alla definizione di un programma operativo per l'introduzione dei criteri ambientali nelle procedure d'acquisto di beni e servizi. Considerazioni ambientali saranno inserite tra i criteri di aggiudicazione degli appalti e le Amministrazioni aggiudicatrici potranno richiedere, tra i requisiti necessari a comprovare la capacità tecnica dei concorrenti, le specifiche esperienze dell'impresa concorrente in campo ambientale e l'indicazione delle misure di gestione ambientale che l'operatore applicherà durante la realizzazione dell'appalto.


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!