“Non ho mai creduto al suicidio” – la mamma di Chiara Chirica, la 17enne di Montecchio tragicamente scomparsa il giorno di San Valentino di due anni fa precipitando dal settimo piano di una palazzo a Roma, dichiara ai microfoni di “Chi l’ha visto?” nell’ambito dello speciale andato in onda questa sera su Rai3. Un giallo con molte zone d’ombra, tanto che ll pm titolare del fascicolo di inchiesta, su richiesta dell’avvocato difensore della famiglia Chirica, ha riaperto le indagini (inizialmente chiuse perché ritenuto un caso di suicidio, ndr) per cercare di capire cosa sia esattamente successo quel maledetto giorno.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, Laura quel giorno non è andata a scuola, ma, alla stazione, ha comprato un biglietto per Roma Tiburtina. Qui ha incontrato un’amica alla quale avrebbe confessato “devo fare una cosa importante, mi accompagni?”. L’amica ha rifiutato e Laura è partita da sola incontro all’ultimo giorno della sua vita.
Una volta scesa dalla stazione, la giovane è entrata in una farmacia per comprare un test di gravidanza. Dopo la sua morte, nello zainetto a terra, è stata trovata solo confezione, ma non il test, primo elemento che contribuisce a infoltire il giallo. Sempre nello zaino c’era anche un bilancino di precisione, indizio che ha permesso agli inquirenti di ipotizzare che la ragazza fosse utilizzata come corriere di droga.
Ultimo addio a Laura “Resterai giovane per sempre”
Uscita dalla farmacia Laura si è diretta al palazzo di via Agrigento, dove è entrata sicura verso l’ascensore, come confermato dal portiere del palazzo, fatto che lascerebbe supporre che non fosse quella la prima volta che la ragazza entrasse nel palazzo. Ha spinto il numero 7, salendo al pianerottolo dove è stata vista appoggiata al muro da una studentessa che abitava in uno degli interni del piano. Poi il buio. Nessuno ha sentito urla, nessuno sa più niente di Laura.
Dopo pochi minuti Laura è stata trovata priva di vita da un condomino che rientrava a casa. Subito sono stati chiamati i soccorsi e la ragazza è stata trasferita all’Umberto I di Roma, dove è morta il giorno dopo per i politraumi riportati in seguito al volo dal settimo piano.
Nel frattempo, a Montecchio, 4 sconosciuti si sono presentati a casa Chirica spacciandosi per Carabinieri, mettendo tutto a soqquadro, forse, come raccontato dalla mamma all’inviato della trasmissione “in cerca di qualcosa inerente alla sua attività della quale noi non eravamo a conoscenza”. Da alcune testimonianze degli amici di Laura, sembra che la ragazza il giorno prima del viaggio a Roma avesse incontrato un uomo che le aveva consegnato un portafogli con 700 euro e poi l’intervista choc a uno degli amici di Laura dell’inviato. “Laura ce l’ho sulla coscienza, se quella mattina fossi stato io con lei” – urla ai microfoni del giornalista che poi viene invitato con modi aggressivi ad andarsene.
Tante sono le domande e gli interrogativi che rimangono in sospeso su un mistero che sembra avere ancora molti punti oscuri sui quali far luce. Cosa doveva fare di così importante a Roma Laura? Cosa ne è stato del test di gravidanza? Perché nessuno ha sentito nulla nel palazzo? Chi era l’uomo che le aveva consegnato il portafogli? E chi è l’amico che dice di averla sulla coscienza?